Economia

Roma, il debito schizza a 380 milioni. Friedkin ha già sborsato mezzo miliardo

In nove mesi l'indebitamento del club giallorosso è aumentato di 126,5 milioni

Se l'Inter piange la Roma non ride. Il club giallorosso, mese dopo mese, continua a necessitare di iniezioni di liquidità da parte dell'azionista di controllo e, soprattutto, registra un costante incremento dell'indebitamento. Così, come emerge dalle comunicazioni mensili obbligatorie Consob, il club giallorosso a fine agosto presentava un debito consolidato adjusted di 379,9 milioni. Un valore in forte aumento (+77,9 milioni), scrive Milano Finanza, rispetto a quello dei primi sei mesi dell'anno mentre alla fine dello scorso anno il dato era negativo per 253,4 milioni: in nove mesi l'indebitamento è aumentato di 126,5 milioni.

A pesare sempre di più sullo stato patrimonio della società quotata è l'esposizione nei confronti del socio di controllo, Romulus adn Remus Investments Llc, ovvero il veicolo d'investimento dell'imprenditore americano Dan Friedkin che nell'agosto dello scorso anno rilevò la Roma dal connazionale James Pallotta. Il dato dell'esposizione debitoria raggiunge la soglia dei 400 milioni se si prende in considerazione il dato della sola società As Roma. Numeri e trend crescenti che costringono poi ogni mese lo stesso Friedkin -sta cercando casa nella Capitale assieme al figlio per stare a stretto contatto con il club e la gestione operativa- a versare capitali freschi nelle casse sociali.

Così, come si evince sempre dalla documentazione depositata su richiesta della Commissione di vigilanza presieduta da Paolo Savona, il socio di controllo ha dovuto metter nuovamente mano al portafoglio è sborsare altri 25 milioni dopo i 60 milioni garantiti durante il mese di agosto e i 55,7 milioni iniettati tra aprile e luglio.

Il saldo, quindi, su base novestrale sale dunque a 140,7 milioni. Una cifra che si va a sommare a quanto speso per rilevare la proprietà della Roma da Pallotta&Co (190 milioni per tutti gli asset oggetto della trattativa) e ai 100 milioni di aumento di capitale garantito. A queste somme iniziali vanno aggiunti i 133 milioni trasferiti dalla holding capogruppo alla società di calcio nel periodo agosto-dicembre 2020. L'esposizione di Friedkin inizia a lievitare a cifre rilevanti avendo abbondantemente superato la soglia del mezzo miliardo.