Economia

Salvini “congeda” Starace e Labriola: le ragioni dietro le parole del ministro

di Marco Scotti

Il vicepremier ha parlato anche di Ita: “Speriamo sia la volta buona, sarebbe un bel modo per iniziare l’anno”

Ora la rete italiana si trova con un dilemma non di poco conto: ha una rete in rame che è migliore di quella dei pari grado europei, ma che è obsoleta e andrà cestinata entro qualche anno. Da qui anche le perplessità intorno alla valutazione di quest’asset. Vivendi dice 31 miliardi, Cdp non va oltre i 15, gli analisti ritengono che nel mezzo possa trovarsi il punto di caduta più corretto. Ma fonti accreditate vicine al dossier riferiscono ad Affaritaliani.it un tema fondamentale. Il governo si sta allineando, seppur con qualche differenza sulle modalità, alla vendita della rete di Tim. E questo è ciò che permetterò all’azienda di raggiungere il suo obiettivo principe, cioè una riduzione importante del suo debito. 

L’esigenza di Salvini, dunque, è quella di far vedere che il governo c’è, discute, dibatte, si muove. Attendiamo a breve la convocazione del nuovo tavolo tra Cdp-Vivendi, ma è certo che qualcosa succederà a breve. Il leader della Lega, nel frattempo, ha anche l’esigenza di smarcarsi da Fratelli d’Italia, che in questo momento sta letteralmente “fagocitando” qualsiasi dossier, economico ma non solo. E Giancarlo Giorgetti, ministro dell’economia che in questo momento deve gestire le partite più importanti, ha bisogno di sentire che non è solo. Anche perché, nel frattempo, il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe - in un intervento all'Istituto Sturzo a Roma – si è detto "convinto che riusciremo a compiere progressi nella ratifica e nell'attuazione del trattato Meccanismo europeo di stabilità (Mes)". È una riforma "fondamentale" che "ci offre strumenti più comuni per affrontare le crisi". Il che significa che a Bruxelles si è convinti che, alla fine, il governo ratificherà il Mes, cioè uno dei “mostri” contro cui Salvini e la Lega si sono sempre scagliati.