Economia
Schiarita sullo shutdown, Borse ok. Milano +1,12%, Pirelli mette le ali (+6%)
Spread in calo a 271 punti
L'accordo preliminare negli Usa per evitare un nuovo shutdown e l'avvio della fase cruciale delle trattative sui dazi tra Trump e la Cina hanno spinto al rialzo i listini europei, tutti a fine seduta in territorio positivo. La piazza migliore alla fine e' quella di Milano, con il Ftse Mib che ha guadagnato l'1,12%. A dare lo sprint a Piazza Affari ci ha pensato Pirelli (+6,1%), che ha trainato il listino in scia con le indicazioni positive arrivate dalla francese Michelin. L'ipotesi di un accordo sul commercio ha spinto anche i tecnologici, in testa St (+5,39%).
Tra i pochi titoli in controtendenza Prysmian (-1,07%), che rischia una multa da 96 milioni di euro dall'Antitrust brasiliano. Gli acquisti hanno toccato anche le banche, sostenute dal calo dello spread BTp-Bund a 271 punti. Sul mercato dei cambi l'euro e' tornato sopra la soglia di 1,13 contro il dollaro e sul finire delle contrattazioni e' scambiato a 1,131 nei confronti del biglietto verde (1,1280 ieri in chiusura) e si rafforza a 125,003 yen (124,49). Mentre la premier inglese May chiede piu' tempo per la Brexit, la sterlina e' indicata a 1,2881 dollari (1,2855) e 0,8775 per un euro (0,8768). Rimbalzo del petrolio grazie alla riduzione della produzione a gennaio dell'Opec: il Wti con contratto di consegna a marzo vale 53,4 dollari (+2%), mentre il Brent del Mare del Nord su aprile e' scambiato a 62,6 dollari (+2,1%).
L'accordo preliminare negli Usa per evitare un nuovo shutdown e l'avvio della fase cruciale delle trattative sui dazi tra Trump e la Cina hanno spinto al rialzo i listini europei, tutti a fine seduta in territorio positivo. La piazza migliore alla fine e' quella di Milano, con il Ftse Mib che ha guadagnato l'1,12%. A dare lo sprint a Piazza Affari ci ha pensato Pirelli (+6,1%), che ha trainato il listino in scia con le indicazioni positive arrivate dalla francese Michelin. L'ipotesi di un accordo sul commercio ha spinto anche i tecnologici, in testa St (+5,39%). Tra i pochi titoli in controtendenza Prysmian (-1,07%), che rischia una multa da 96 milioni di euro dall'Antitrust brasiliano.
Gli acquisti hanno toccato anche le banche, sostenute dal calo dello spread BTp-Bund a 271 punti. Sul mercato dei cambi l'euro e' tornato sopra la soglia di 1,13 contro il dollaro e sul finire delle contrattazioni e' scambiato a 1,131 nei confronti del biglietto verde (1,1280 ieri in chiusura) e si rafforza a 125,003 yen (124,49). Mentre la premier inglese May chiede piu' tempo per la Brexit, la sterlina e' indicata a 1,2881 dollari (1,2855) e 0,8775 per un euro (0,8768). Rimbalzo del petrolio grazie alla riduzione della produzione a gennaio dell'Opec: il Wti con contratto di consegna a marzo vale 53,4 dollari (+2%), mentre il Brent del Mare del Nord su aprile e' scambiato a 62,6 dollari (+2,1%).