Economia

Sciopero trasporti e rinnovi contrattuali: come evitare disagi e guadagnarci

di Ezio Pozzati

Gli statuti dei sindacati prevedono la tutela delle persone che lavorano, però a volte in piena stagione incappiamo in scioperi e disagi...

Ora un piccolo invito all'azione fate un calcolo di quanto rimarrebbe in tasca a ciascuno di voi in base al vostro reddito. Solo per schematizzazione: un reddito di 28.000 euro oggi paga IRPEF per 6.700 euro, con la mia  proposta di tassazione l'IRPEF viene ridotta a 3.500 euro ergo 3.200 euro in più in tasca, pari al 52,24%. (Ho già scritto alla Presidenza del Consiglio, ma non ho ancora ricevuto alcuna risposta). Tutto ciò ha una giustificazione per cui lo Stato Italiano non ci rimette niente.

Perché? Per due ordini di ragioni: la prima è dettata dal fattore moltiplicatore K=1/s=1/1 (1-c) ossia ogni euro messo in circolazione viene moltiplicato per 10,7527; la seconda è dettata dalla velocità di circolazione monetaria, per questa vi rimando alla teoria quantitativa della moneta come descritta di Richard Cantillon (1680-1734), padre dell'economia politica. Per farla breve potremmo avere un incremento di centinaia se non di migliaia di miliardi di euro, che andrebbero a beneficio di 3 categorie: i consumatori, che potranno spendere molto più di prima aumentando i consumi, le aziende di produzione o di servizi, che dovranno aumentare la produzione e la quantità di servizi da erogare aumentando il loro fatturato  e un forte incremento del PIL, di cui ne beneficerebbe anche il rapporto PIL/DEBITO PUBBLICO.

Tutto ciò, infine può generare automaticamente un aumento dell'occupazione con ulteriori persone al lavoro che pagheranno anche loro l'IRPEF ed aumenteranno ulteriormente i consumi. Questo semplice suggerimento potrebbe portare una pax sociale tra aziende e le persone che lavorano e renderla duratura, mettendo la parola fine agli scioperi per questioni salariali. Grazie per l'attenzione.