Economia

Scudieri (Adler), uno sciopero fiscale e dell'industria contro la plastic tax

Eduardo Cagnazzi

L'imprenditore napoletano: "Così si distrugge in modo demagogico l'economia italiana ed europea". Una stretta generalizzata rischierebbe di frenare l'industria

Uno sciopero fiscale e dell’industria contro la plastic tax. Non usa mezzi termini Paolo Scudieri, presidente del Gruppo Adler, leader nella componentistica automotive, per stigmatizzare l’ipotesi della plastic tax, che definisce “un provvedimento sanguisuga, con l’unico scopo di fare cassa sulla pelle di imprese e lavoratori”.  Per l’imprenditore napoletano, a capo di un gruppo che fattura 1,5 miliardi di euro con oltre 11mila dipendenti tra Europa, Asia e Americhe, “si colpisce in modo demagogico non uno ma molti settori industriali, senza tenere conto del fatto che al giorno d’oggi sono sempre di più le imprese che, senza incentivi di sorta, contribuiscono già all’economia circolare”.

“Nel nostro caso -commenta- utilizziamo le bottiglie di plastica per reimpiegarle nei tessuti delle auto e non solo, tanto per fare un piccolo esempio. Una stretta generalizzata sulla produzione rischia soltanto di frenare l’industria senza incentivare buone pratiche, quelle che, sì, fanno la differenza”.

“Sarebbe importante -conclude Scudieri- che le associazioni di categoria facessero fronte comune con uno sciopero fiscale e dell’industria, nei confronti di chi fa demagogia nel nome di un falso ecologismo votato al consenso elettorale, col risultato di distruggere l’economia italiana ed europea”.