Economia

Stellantis, crollo della produzione del 31%: il peggiore degli ultimi 70 anni. Entro fine anno meno di 500mila veicoli realizzati

di Redazione Economia

Sempre più lontani dal target di 1 milioni di veicoli l'anno

Stellantis, produzione ancora in calo: -31,7% nel terzo trimestre

Nei primi nove mesi del 2024 tutti gli stabilimenti italiani di Stellantis sono - sul fronte produzione - "in profondo rosso, e non era mai successo". Lo denuncia il segretario generale Fim Cisl Ferdinando Uliano presentando il rapporto periodico da cui emerge come da gennaio a settembre la produzione italiana del gruppo segna (-31%) sullo stesso periodo del 2023 con 387 600 veicoli, fra auto (-40,7%) e veicoli commerciali (-10,2%).

Fra luglio e settembre sono in negativo "anche gli stabilimenti di Pomigliano e di Atessa che nei primi due trimestri erano in positivo. E se proiettiamo questo dato con le richieste di cig come quella comunicata a Mirafiori, possiamo pensare che la situazione della produzione 2024 sarà inferiore a 500 mila con le auto sotto quota 300 mila" mentre lo scorso anno la produzione globale nel nostro paese era stata di 751 mila. Un valore così basso non si registrava da quasi 70 anni (1956)."E' qualcosa che non avevamo mai visto nell'ex gruppo Fiat" continua Uliano, osservando che "ci allontaniamo dall'obiettivo di 1 milione di unità nel 2030".

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Stellantis: Uliano, in 2025 in quasi tutti impianti Italia stop ammortizzatori sociali

"Nel 2025 in tutti gli stabilimenti italiani, tranne due, Pomigliano d'Arco e Atessa, finiscono gli ammortizzatori sociali: questo significa che senza un intervento di proroga i lavoratori di quegli impianti saranno in una situazione di rischio licenziamento. Il governo non puo' far finta di nulla". Lo denuncia il segretario generale Fim Cisl Ferdinando Uliano presentando il rapporto periodico sulla produzione di Stellantis in Italia. "Ma il problema - riconosce - va affrontato a livello europeo: come sindacati stiamo facendo pressioni anche a livello Ue. L'elettrico sarà rilevante in prospettiva, ma ora servono interventi" conclude.

Stellantis: ad Atessa produzione in forte calo , - 10,2%

Fra gli impianti del gruppo Stellantis nel terzo trimestre finisce 'in rosso' anche la ex Sevel di Atessa (Ch), che fino metà 2024 era ancora in positivo. Il report periodico elaborato da Fim Cisl mostra come la produzione dei veicoli commerciali, nello stabilimento della Val di Sangro, nei primi nove mesi è di 149.900 furgoni, con un -10,2% rispetto al 2023.

I numeri nel primo semestre erano positivi: si lavorava su 15 turni senza fermi per mancanza di materiale, con la previsione di produrre 255 mila veicoli commerciali (+11% rispetto al 2023). Tutto è cambiato, in peggio, dal 10 giugno: per 15 giorni dai 400 ai 600 lavoratori sono stati collocati in cassa integrazione a seguito di una diminuzione degli ordini dei cabinati, a causa di un calo del mercato dei camper. La situazione è peggiorata a luglio, quando l’azienda ha comunicato un calo anche sulle produzioni dei Van, portando il numero degli addetti in cassa a 800. Al rientro dalle ferie il terzo turno è stato cancellato, con ammortizzatori sociali per circa 1.300. Dall'avvio della cassa ad oggi, sono circa 800 in media i dipendenti costretti a restare a casa. Anche in Val di Sangro, il fermo produttivo nel periodo estivo è stato prolungato a quattro settimane, tra ferie e cassa.

"Siamo molto preoccupati - dice la Fim - per la sospensione del terzo turno e gli impatti che potrebbe determinare lo stabilimento polacco gemello situato a Gliwice, anche se abbiamo avuto notizie che anche lì hanno ridotto a due turni la produzione. Per noi, il sito abruzzese deve continuare a mantenere la leadership nei veicoli commerciali all'interno del gruppo; pertanto, la produzione italiana deve essere protetta e rafforzata. In questa direzione andrebbe la stabilizzazione dei 98 lavoratori in staff leasing presenti da anni". 

"Non è accettabile - aggiunge il sindacato - che Stellantis continui a rinviare la questione nel tempo; non bisogna disperdere le professionalità su cui si è investito per così tanto tempo. Sempre nella logica di rafforzamento, ad Atessa si potrebbero produrre veicoli commerciali con la propulsione a celle a combustibile a idrogeno".

"Ad Atessa, leader nei veicoli commerciali leggeri, - viene ricordato - si realizzano oltre ai furgoni di Fiat e PSA, anche per Opel e Vauxhall e, dal 2024, quelli di Toyota. Nello stabilimento sono in produzione anche le versioni full-electric. L’investimento di potenziamento della nuova verniciatura, che non utilizza più i solventi e ha un minor impatto ambientale, è stato ultimato".

Stellantis: gruppo, da dati Fim visione parziale, valutare anche altri elementi

"Stellantis sta portando avanti, con impegno, un dialogo e un confronto aperto e costruttivo con tutti gli stakeholder per affrontare la complessa congiuntura del settore, in Italia e negli altri mercati. Il report pubblicato oggi da Fim-Cisl è un utile strumento di analisi e monitoraggio. Tuttavia, i dati della produzione negli stabilimenti situati nel nostro Paese, riferiti nel report, restituiscono una visione parziale se non collocati all’interno di una dinamica più ampia". Lo si legge in una nota del gruppo che sottolinea come "ad esempio, sarebbe utile, ai fini di una rappresentazione più completa e utile, ricordare tutti gli elementi di competitività, quali il costo dell’energia, il costo del lavoro, la produttività".

"Tutto questo - aggiunge Stellantis - in una congiuntura del tutto peculiare di transizione all'elettrico, in cui è necessario offrire ai clienti vetture più accessibili". "Un’analisi di questo tipo - si conclude - consentirebbe di promuovere un ragionamento di politica industriale più maturo che è fondamentale per ottenere i risultati a cui tutti gli stakeholder del settore automotive ambiscono".