Economia
Successo del biologico italiano: in Messico dietro solo agli Usa
L'analisi di Nomisma rivela significative potenzialità di sviluppo del Made In Italy bio all’estero. L'Italia è ai vertici della food & wine quality
Per accrescere diffusione, consapevolezza e interesse verso il biologico, è però indispensabile che il consumatore messicano venga informato di più e meglio riguardo le caratteristiche e le garanzie che il bio offre: l’80% degli user bio dichiara infatti di non aver informazioni sufficienti e dettagliate sulle caratteristiche e i valori degli alimenti biologici (quota che supera il 90% per i non user di bio). Nello specifico, solo due su dieci conoscono la differenza tra biologico e convenzionale e più di 1 consumatore su 2 vuole avere informazioni più dettagliate sulla tracciabilità dei prodotti bio e sul legame dieta salutare e sostenibilità ambientale.
Made in Italy bio, il secondo migliore al mondo sul food e il primo sul wine
Italia top quality nel food&wine: nel percepito dei consumatori messicani, l’Italia si posiziona al secondo posto, alle spalle dei vicini Stati Uniti, tra i Paesi che producono i prodotti alimentari di maggiore qualità. Per il vino l’Italia è sul gradino più alto del podio, davanti a Cile e Francia.
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Senza dubbio il Made in Italy bio ha ottime prospettive di sviluppo su questo mercato: 2 consumatori su 3 si dicono certamente interessati ad acquistare un prodotto biologico italiano se lo trovassero presso il punto vendita che frequentano abitualmente. Per gli incerti, il prezzo elevato è l’ostacolo rilevante che potrebbe però essere superato grazie a una buona comunicazione e informazione sul prodotto, in particolare in merito al buon impatto sulla sua salute.
“La possibilità di conoscere i prodotti tramite assaggi o materiali nella grande distribuzione o presso i ristoranti potrebbe risultare una delle leve più efficaci per avvicinare il bio Made in Italy al consumatore messicano, fortemente sperimentatore ma al tempo stesso bisognoso di rassicurazioni riguardo le proprie scelte alimentari e, quindi, di informazioni sui prodotti alimentari che acquista” illustra Silvia Zucconi, Responsabile Market Intelligence Nomisma S.p.A.