Economia

Superbonus, la più grande frode d'Italia? Dopo la stretta, che cosa cambia

Superbonus, illeciti fino a 4 miliardi e giro di vite da parte dell'esecutivo: ora si ragiona a correttivi mirati per salvaguardare i cantieri

Superbonus, l'allarme di Assopetroli: "Appportare urgenti misure correttive" 

A lanciare un allarme è stato anche il presidente di Assopetroli-Assoenergia Andrea Rossetti che in una lettera inviata ai ministri dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, nonché ai Sottosegretari al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Maria Cecilia Guerra, e al Ministero della Transizione Ecologica, Vannia Gava, ribadisce la necessità di trovare soluzioni adatte per salvaguardare le imprese. 

"Pur condividendo a pieno l'opportunità di prevedere misure di contrasto all'uso distorto degli incentivi in questione" Assopetroli ribadisce "la necessità di apportare alcuni urgenti e mirati correttivi, senza attendere il termine dei sessanta giorni per l'iter di conversione in legge del decreto" Sostegni ter. "Protrarre per due mesi l'attuale situazione di impasse rischierebbe infatti di pregiudicare seriamente l'utilizzo di strumenti cruciali per la transizione ecologica", dichiara Rossetti. 

Per Assopetroli, quindi, in primis "occorre subito riabilitare alle cessioni multiple le banche e i soggetti autorizzati e vigilati di cui all'articolo 106 del testo unico bancario". Inoltre, sottolinea Rossetti, "occorre discernere le società prive di storicità nel settore, riconvertite o costituite ad hoc per perseguire intenti frodatori, dai soggetti affidabili, i quali devono poter continuare ad usufruire dello strumento della cessione dei crediti". 

"Si propone a tal fine l'introduzione di alcuni requisiti soggettivi, la cui verifica potrebbe essere agevolmente condotta dall'agenzia delle Entrate attraverso il portale preposto alla cessione dei crediti: status diverso da quello di persona fisica; registrazione presso le Cciaa da almeno 5 anni e presenza in organico di un numero congruo di dipendenti; possesso di un codice ateco compatibile con almeno uno degli gli interventi realizzati; possesso di certificazione Iso 9000. Si potrebbe altresì prevedere che l'importo dei crediti oggetto di cessione non possa superare di quattro volte il valore dei ricavi desunti dall'ultimo bilancio depositato". 

Assopetroli nell'evidenziare che "le modifiche relative alle modalità di cessione dei crediti di imposta generati dagli incentivi fiscali ed economici per l'efficientamento energetico e la ristrutturazione degli immobili, introdotte dal Dl sostegni Ter hanno generato una immediata stasi del mercato, limitando significativamente le possibilità di intervento dei vari attori coinvolti" sottolinea "una prima criticità riguarda le tempistiche".

Le imprese del comparto, spiega Assopetroli, "necessitano di un quadro normativo stabile e di tempi che consentano una corretta pianificazione finanziaria e un'agile gestione delle attività. Si evidenzia infatti come la stabilità finanziaria delle imprese sia già da mesi sotto stress per effetto del caro delle materie energetiche. Tali difficoltà si sommano inoltre a quelle relative all'approvvigionamento di materiali e di forza lavoro qualificata, nonché alle restrizioni e ai ritardi causati dalla pandemia".

Peraltro, osserva Assopetroli, "le limitazioni alla cessione del credito introdotte dal Dl Sostegni-ter hanno già portato gli istituti di credito ad esaurire il proprio plafond e a non accettare ulteriori crediti. Dirette conseguenze del restringimento della platea dei soggetti ai quali potranno essere ceduti i crediti saranno inevitabilmente l'aumento degli oneri finanziari e una diffusa crisi di liquidità, che colpirà soprattutto le pmi del comparto, pregiudicando cosi il raggiungimento degli obiettivi attesi e con impatti fortemente negativi anche materia di gettito Iva, Ires e Irpef".