Economia
Tassi, Visco: "No allarmismi sui rialzi". Inflazione Usa giù, sale l'ottimismo
Il governatore di Bankitalia rassicura: "L'Italia saprà gestire la futura stretta della Bce". Mentre da oltreoceano cresce l'ottimismo per una ripresa economica
Bankitalia, Visco: "Non serve la recessione per riportare l'inflazione al 2%"
Stop agli allarmismi sul rialzi dei tassi annunciati dalla Banca centrale europea a guida Christine Lagarde. Per il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, l'Italia reggerà alla stretta, grazie alla strategia economica e politica "prudente" già intrapresa. "Gli allarmi che a volte vengono sollevati sugli effetti che ulteriori aumenti dei tassi ufficiali potrebbero avere sulla nostra economia non sono condivisibili: il nostro paese è in grado, proseguendo sulla strada già intrapresa delle politiche prudenti e delle riforme, di gestire le conseguenze di una graduale ma necessaria restrizione monetaria", ha dichiarato il governatore della Banca d'Italia intervenendo alla tavola rotonda "Le sfide dell'economia italiana nell'attuale contesto europeo" organizzata da Ambrosetti club. "Non condivido talune dichiarazioni nelle quali si sostiene che nell’area dell’euro solo una recessione, più o meno profonda, consentirà di riportare l’inflazione in linea con il nostro obiettivo di prezzi stabili", ha rimarcato Visco.
"Ritengo del tutto possibile che, come sta avvenendo in altri paesi e come è peraltro in linea con le nostre previsioni, la crescita dei prezzi, che già mostra segnali di discesa, possa tornare al 2 per cento senza che le nostre misure arrechino all’attività produttiva e all’occupazione danni particolarmente gravi, che finirebbero per rendere più difficile il conseguimento del nostro mandato nel medio periodo", ha aggiunto visco. Secondo il numero uno di Bankitalia, quindi, "ulteriori aumenti dei tassi sono nelle cose, ma continueranno a essere necessarie valutazioni attente e consapevoli dell’intensità e dei tempi della loro trasmissione a tutte le economie dell’area dell’euro".
Yellen (Usa): "L'inflazione sta calendo, arrivano segnali di speranza"
Ma non solo Bankitalia. Anche da oltreoceano cresce l'ottimismo per un'imminente ripresa economica. A pagare i dati incoraggianti sull'inflazione statunitense. La forza del mercato del lavoro e l'allentamento dell'inflazione negli Stati Uniti sono "segnali di grande speranza", ha dichiarato il segretario al Tesoro, Janet Yellen, parlando con i giornalisti nel corso di una visita in Zambia, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa internazionale Reuters. "Penso che negli Stati Uniti continuiamo a vedere un mercato del lavoro forte e progressi sul fronte dell'inflazione, per cui questi sono segnali di speranza", ha detto Yellen. "Stiamo assistendo ad alcuni segnali di inflazione dei servizi che necessitano di continua attenzione, ma nel complesso ritengo che l'inflazione stia scendendo", ha sottolineato ancora Yellen.
Bce, Lagarde ribadisce: "In arrivo aumenti significativi"
Nel frattempo la presidente della Bce Christine Lagarde a un evento organizzato dalla Deutsche Börse a Eschborn ribadisce la linea "falco" dell'Eurotower: "Dobbiamo abbassare l'inflazione. E raggiungeremo questo obiettivo. In meno di sei mesi abbiamo alzato i tassi di interesse di 250 punti base, l'aumento più rapido della nostra storia. E abbiamo indicato con chiarezza che i tassi di interesse dovranno ancora aumentare significativamente a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi e rimanere a quei livelli per tutto il tempo necessario. In altre parole, manterremo la rotta per garantire il tempestivo ritorno dell'inflazione al nostro obiettivo".