Economia
Torna l'inverno, gelano gli italiani. Ma i caloriferi si possono riaccendere
Uno sbalzo verso il basso delle temperature ha messo in seria difficoltà gli italiani più freddolosi. Il riscaldamento si può riaccendere? Come funziona
Italiani al freddo, si possono riaccendere i caloriferi? Ecco le condizioni
L’inverno non vuole proprio salutare l’Italia. Dal nord al sud, le temperature sono scese così tanto da far battere i denti anche ai meno freddolosi. Come scrive il Sole24Ore, città come Venezia, Torino, Milano, Genova, L’Aquila e Pescara hanno dovuto ripensare allo spegnimento dei riscaldamenti nelle scuole e negli ospedali, riaccendendo i caloriferi.
Anche nelle nostre case fa freddo, ma è possibile riaccendere il riscaldamento? Dopo le misure straordinarie adottate nella stagione 2022-2023 per fronteggiare la crisi internazionale del gas e raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico, gli impianti di riscaldamento per la stagione invernale 2023-2024 hanno seguito le regole stabilite dal Dpr 412/1993 e dal Dpr 74/2013.
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L'Italia è divisa in 6 fasce climatiche in base alle temperature medie annuali, dalla zona A, più mite, fino alla zona F, dove è consentito tenere accesi gli impianti di riscaldamento per tutto l'anno.
I sindaci hanno il potere di modificare, come sta accadendo ora, i periodi annuali di accensione e la durata giornaliera dei riscaldamenti in base a esigenze comprovate, attivando gli impianti termici in caso di situazioni climatiche che lo richiedano, con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella prevista a pieno regime (ad esempio 7 ore a Milano e Torino, 6 ore a Genova).
E per gli amministratori di condominio? Il consiglio è di agire sempre in risposta alle richieste specifiche dei condòmini, soprattutto se si tratta di persone anziane o vulnerabili. Sebbene la decisione spetti all'assemblea, convocarla in tempi così stretti potrebbe vanificare l'utilità della scelta. Pertanto, su richiesta di un numero significativo di condòmini e/o di fronte a situazioni di fragilità nel condominio, l'amministratore può intervenire senza autorizzazione, comunicando la decisione a tutti tramite email e bacheca condominiale, facendo riferimento al provvedimento comunale di riaccensione negli edifici pubblici.
È importante comunicare anche ai condòmini con riscaldamento autonomo la temporanea riaccensione dei caloriferi, poiché anche loro sono tenuti a partecipare al consumo involontario dell'impianto comune e alle dispersioni di calore, come previsto dall'articolo 1118, quarto comma, del Codice Civile.