Economia
Ucraina, la Russia blocca il gasdotto Yamal-Europa: vendetta per sanzioni Ue
Mosca blocca i flussi di gas verso ovest, mentre restano stabili i flussi da altri gasdotti come il Nord Stream 1 che attraversa il Mar Baltico
Guerra Russia Ucraina, l'Ue lancia il nuovo pacchetto di sanzioni. Putin limita l'export di grano alle repubbliche ex sovietiche
La Russia blocca il gasdotto Yamal-Europe: l'approvvigionamento di gas russo in direzione ovest per l'Europa tramite il gasdotto Yamal-Europa è stato interrotto. A darne notizia è l'agenzia di stampa internazionale Reuters, basandosi sul monitoraggio dei dati relativi al confine tra Polonia e Germania. Restano stabili invece i flussi de gas russo in Europa da altri gasdotti, tra cui il Nord Stream 1 che attraversa il Mar Baltico.
Sul gasdotto Yamal-Europe ci sono offerte preliminari per flussi in direzione est, verso la Polonia dalla Germania, da 4,3 milioni di kilowattora all'ora fino a domani mattina, secondo i dati dell'operatore del gasdotto Gascade. I flussi attraverso Nord Stream 1 sono stabili a 71.952.390 kWh/h, secondo i dati dell'operatore. Per la fornitura in Slovacchia dall'Ucraina attraverso il confine di Velke Kapusany, la capacità nominale è stata di circa 882.526 megawattora al giorno.
Ma non solo gas. La Russia ha deciso di limitare l'export di grano a diverse repubbliche ex sovietiche, di cui è uno dei principali esportatori, al fine di evitare carenze e un'esplosione dei prezzi. "La Russia sta introducendo un divieto temporaneo all'esportazione di grano verso i Paesi dell'Unione economica eurasiatica", ha indicato il servizio stampa del governo russo. L'Unione raggruppa la Russia, Kazakistan, Bielorussia, Armenia e Kirghizistan.
Guerra Russia Ucraina, Ue: stop all'export russo
Inoltre, questa mattina è stato reso noto del quarto pacchetto di sanzioni dell'Ue contro la Russia. Prevede, tra l'altro, il divieto totale di qualsiasi transazione con alcune imprese statali russe in diversi settori, colpendo il complesso militare-industriale del Cremlino.
E' stato inserito un divieto di importazione dell'Ue sui prodotti siderurgici attualmente soggetti alle misure di salvaguardia dell'Unione, per un importo di circa 3,3 miliardi di euro di entrate perse dalle esportazioni per la Russia. L'aumento delle quote di importazione sara' distribuito ad altri Paesi terzi per compensare. Entra in vigore anche un divieto di ampia portata di nuovi investimenti nel settore energetico russo, con limitate eccezioni per l'energia nucleare civile e il trasporto di determinati prodotti energetici nell'Ue.
E ancora: c'e' il divieto dell'Ue all'esportazione di beni di lusso (ad esempio auto di lusso, gioielli) per colpire direttamente le e'lite russe. Inoltre, l'elenco delle persone ed entita' sanzionate e' stato ulteriormente esteso per includere piu' oligarchi ed e'lite imprenditoriali legate al Cremlino, nonche' societa' attive nelle aree militari e di difesa, che sostengono logisticamente e materialmente l'invasione.
Ci sono anche nuovi elenchi di attori attivi nella disinformazione. E' stato inserito il divieto di rating della Russia e delle societa' russe da parte delle agenzie di rating del credito dell'Ue e la fornitura di servizi di rating ai clienti russi, che comportera' loro una perdita ancora maggiore di accesso ai mercati finanziari dell'Unione.
Infine l'Ue, insieme ad altri membri dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), ha deciso oggi di negare ai prodotti e servizi russi il trattamento della nazione piu' favorita nei mercati dell'Ue. Ciò fa seguito all'annuncio di venerdi' da parte dei membri del G7. E in queste modo sospenderà i vantaggi significativi di cui gode la Russia in quanto membro del Wto.
“Accolgo con favore la rapida adozione da parte degli Stati membri dell'Ue del quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Cio' paralizzerà ulteriormente la capacita' di Putin di finanziare questa guerra ingiustificata. L'Ue e i suoi partner manterranno la pressione sul Cremlino fino a quando non fermera' l'invasione dell'Ucraina", ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.