Economia
UniCredit,il mega stipendio di Orcel? "Per attrarre dirigente di alto livello"
La banca risponde alle domande scritte dei soci in vista dell'assemblea di giovedì. La nuova politica di remunerazione è a rischio bocciatura
Il mega stipendio da 7,5 milioni di euro per il 2021 accordato ad Andrea Orcel? Per “garantire il giusto livello di competitività e attrazione per un dirigente di alto livello”. A pochi giorni giorni dall’assemblea degli azionisti del 16 aprile chiamata rinnovare il nuovo consiglio di amministrazione che vedrà l’ingresso ufficiale del successore di Jean Pierre Mustier, UniCredit risponde alle domande scritte dei soci (risposte pubblicate sul sito della banca) che hanno chiesto ulteriori delucidazioni su un tema che, dopo la presa di posizione dei proxy advisor, rischia la bocciatura da parte degli azionisti dei fondi, numerosi nel capitale da public company di UniCredit, in mano per l'80,72% ad azionisti esteri.
La bocciatura darebbe un segnale chiaro al nuovo vertice e alcuni soci storici come Fondazione CariVerona e vecchie conoscenze del gruppo come l'ex vicepresidente Fabrizio Palenzona stanno cercano di scongiurare l'esito.
La struttura retributiva prevista per il 2021 per “Orcel è strettamente legata al primo anno del mandato ed è volta a garantire il giusto livello di competitività e attrazione per un dirigente di alto livello”, ha spiegato la banca, ribadendo poi quanto già noto sulla futura retribuzione dell’ex banchiere di Ubs, retribuzione che sarà definita nel dettaglio solo dopo l'approvazione da parte dei soci delle politiche di remunerazione di gruppo: compenso variabile pari al 200% della retribuzione fissa (2,5 milioni) e, per il 2021, trasformata in un premio in azioni slegato dalle performance. In tutto 7,5 milioni di euro da aprile a dicembre.
Per Orcel, in ogni casa, “è prevista una remunerazione fissa definita tra la mediana di mercato e il quartile superiore del peer group europeo di UniCredit, composto da 14 banche”. Secondo i proxy advisor, Glass Lewis e Iss, la retribuzione è “eccessiva” in quanto la parte variabile, cinque milioni (due volte la quota fissa di 2,5 milioni) è slegata da obiettivi di performance nel primo anno. La mission che aspetta Orcel però è, come anche ricordato la scorsa settimana da CariVerona, di quelle impegnative: rilanciare la redditività del gruppo che ha registrato un forte calo dei ricavi, riportandola ai migliori livelli del settore in Europa.
Sulle strategie, UniCredit ha fatto sapere che ”l’attuale piano (Team 23, ndr) verrà comunque aggiornato per tenere conto del nuovo scenario-contesto macroeconomico e di eventuali ulteriori azioni strategiche", come probabilmente nuove acquisizioni, leva che Mustier aveva deciso di non azionare. "Il Covid-19 ha innescato un cambiamento nella mentalità, nel comportamento e nelle esigenze dei clienti”, ha rilevato la banca, indicando che "il percorso di digitalizzazione già intrapreso con Transform 19 e rafforzato con Team 23 intensamente impegna il gruppo con l'obiettivo di fornire servizi basati su tecnologie innovative e processi più semplici e sicuri”.
“Il costante rafforzamento della nostra infrastruttura tecnologica, in termini di aggiornamento evolutivo e stabilità, rappresenta - ha spiegato ancora la banca di piazza Gae Aulenti - un pilastro centrale della strategia di sviluppo del gruppo”. Inoltre "come parte della strategia generale, UniCredit ha una chiara roadmap Esg che aderisce ai più elevati standard globali e si impegna anche a tutelare il capitale naturale e fornire soluzioni di finanziamento sostenibili". In questo senso "un percorso di lungo periodo volto alla definizione di una nuova strategia Esg è stato lanciato. Esso rappresenta una componente chiave di una piu' ampia revisione della strategia in corso".