Economia
UniCredit, morto Saccomanni. Arresto cardiaco sugli scogli in Gallura
Da Banca d'Italia al Fmi e dal Ministero del Tesoro alla Bei: il cv di prestigio di Saccomannni. Mustier: "Scompare un amico di grande intelligenza e umanità"
Solo ieri aveva partecipato alla conferenza stampa in piazza Gae Aulenti sulla semestrale di bilancio di UniCredit di cui era presidente. Si è spento improvvisamente oggi all’età di 76 anni Fabrizio Saccomanni, economista e banchiere, ex direttore generale della Banca d'Italia, e ministro del Tesoro sotto il governo Letta, tra il 28 aprile 2013 e il 22 febbraio 2014, un incarico che ha lasciato dopo l’avvicendamento a Palazzo Chigi fra Letta e Matteo Renzi (e sostituito da Pier Carlo Padoan).
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Raccogliendo il testimone da Giuseppe Vita, dall’aprile del 2018 Saccomanni è stato presidente del consiglio d'amministrazione di UniCredit, dopo che l'8 novembre 2017 era stato cooptato all'unanimità nel Cda dell'istituto dopo l'addio di Fabrizio Palenzona. Non sono ancora chiare le cause del decesso, ma secondo quanto scrive l'Ansa, Saccomanni si sarebbe sentito male per arresto cardiaco intorno alle 13, accasciandosi sugli scogli, vicino al campo da golf di Puntaldia, in Gallura, e all'albergo in cui era ospite proprio da oggi.
Dopo la laurea in Economia all'Università Bocconi di Milano, i suoi studi in economia monetaria e internazionale sono proseguiti alla Princeton University. Entrò in Banca d'Italia per la prima volta nel 1967, ha poi ricoperto negli anni incarichi al Fondo Monetario Internazionale e in diverse istituzioni europee, come la Banca europea per gli investimenti (Bei).
Ex presidente Ivass, in Bankitalia ha ricoperto la carica di direttore generale dal 2006 al 2013 prima di accettare l'incarico come membro del governo Letta, un'istituzione per cui è stato fra i possibili papabili come governatore e di cui dal maggio 2014 era direttore generale onorario.
“A nome di tutto il consiglio di amministrazione e di tutte le persone di UniCredit voglio esprimere l’immenso dolore per l’improvvisa scomparsa di Fabrizio Saccomanni. Il nostro primo pensiero è per la signora Luciana, così profondamente e inaspettatamente colpita per la perdita del suo affetto più caro. Per me scompare innanzitutto un amico di grande intelligenza e umanità, colto, competente ed arguto", ha commentato il Ceo della banca Jean Pierre Mustier.
"Con Fabrizio - ha proseguito il banchiere francese - sin da quando fu cooptato nel Cda, il confronto è stato di grande stimolo e praticamente quotidiano. UniCredit perde un presidente di grandissimo livello e spessore che ha guidato il Consiglio della banca in una fase caratterizzata da sfide impegnative, con grande equilibrio e trasparenza, una visione strategica limpida, un forte senso della direzione di marcia".
Fabrizio Saccomanni al Festival dell'Economia di Trento nel 2014
"Nel corso della sua lunga carriera Saccomanni ha ricoperto ruoli pubblici di grande importanza con passione, qualità e amore per l’Italia. La sua scomparsa è una perdita per l’intero Paese”, ha concluso Mustier.
Fino alla nomina di un nuovo chairman, il ruolo verrà ricoperto dal vice presidente vicario Cesare Bisoni.