Economia
Unicredit, s'infuoca il risiko bancario: ora Orcel non esclude acquisizioni
"Se possiamo effettuare acquisizioni strategiche, che offrano sinergie e un ritorno di almeno il 15% in termini di In, credo sia giusto farle"
Unicredit, Orcel pronto a operazioni “strategiche". Svolta della banca
Andrea Orcel intensifica gli sforzi per espandere Unicredit sul mercato e raccoglie consensi: il valore delle azioni ha chiuso a 32,15 euro (+1,3%). Durante la conferenza europea sui servizi finanziari di Morgan Stanley a Londra, ha dichiarato: "Negli ultimi anni abbiamo generosamente restituito valore agli azionisti", indicando un totale di 17,6 miliardi di euro sotto forma di dividendi e buyback. "Riguardo all'eccedenza di capitale, se possiamo effettuare acquisizioni strategiche, che offrano sinergie e un ritorno di almeno il 15% in termini di In (tasso di rendimento interno), credo sia giusto utilizzarlo in questo modo".
Questo annuncio rappresenta un chiarimento rispetto a precedenti dichiarazioni, evidenziando una visione più esplicita riguardo alle strategie di acquisizione. Da quando è diventato CEO di Unicredit nell'aprile 2021, Orcel ha puntato a diversi obiettivi, tra cui Mps, Bpm, Popolare Sondrio, Bper e, all'estero, Cornmerz. Tuttavia, finora non sono stati fatti passi concreti in nessuna direzione. L'unica acquisizione conclusa con successo è stata la greca Alpha Services and Holdings, con una fusione tra le due istituzioni in Romania e una partnership strategica in Grecia.
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Orcel ha sottolineato la disciplina nella valutazione delle opzioni di acquisizione, respingendo le speculazioni superficiali: "Abbiamo esaminato varie possibilità, ma chi si affida solo alle voci sarà deluso". Unicredit ha negoziato con Mps da fine luglio 2021 fino a fine ottobre, ma le trattative non hanno portato a nulla di concreto. Il Tesoro era disposto a offrire un contributo all'acquirente tra 5 e 7,5 miliardi di euro, ma i dettagli sull'operazione non sono mai stati definiti.
Orcel ha anche sottolineato che, se non si troveranno opportunità redditizie di investimento, la sua raccomandazione al nuovo consiglio di amministrazione sarà di restituire il capitale agli azionisti nei prossimi 3-5 anni. Tuttavia, si dice deluso da questa eventualità, poiché vorrebbe dire che non è riuscito a individuare opportunità di investimento redditizie.
Il CEO ha stimato che l'eccedenza di capitale di Unicredit ammonti a 9-10 miliardi di euro prima di Basilea IV e a 6-7 miliardi di euro dopo Basilea IV. Nonostante la crescita del 282% del valore delle azioni dal suo insediamento, Orcel si concentra ora su Mps, con la possibilità di acquisire una quota del pacchetto detenuto dal Tesoro per facilitare una fusione con Unicredit.
In conclusione, Orcel ha dichiarato che è ancora troppo presto per rivisitare le previsioni, ma Unicredit è determinata a superare i risultati del 2023 entro il 2024.