Economia

Valastro: "Aggressioni in Pronto soccorso". E i fondi milionari senza gara...

di Donal Cantonetti

L'intervista al presidente della Cri Rosario Valastro, tra bilanci, fondi milionari stanziati senza un bando di gara e...

Croce Rossa Italiana, intervista al presidente Valastro: "Pronto Soccorso affollati, aggressioni al personale"

La campagna sulla sicurezza stradale, le difficoltà di certi interventi, i Pronto soccorso allo stremo, i conti in rosso, le controversie legali legate alla mancata stabilizzazione dei dipendenti Cri negli anni passati, il commissariamento del comitato territoriale di Mortara (Pavia), il capo di accusa per l'ex presidente delle sede di Como che avrebbe intascato 135 mila euro approfittando del suo ruolo, gli 8 milioni che il presidente della Regione Rocca avrebbe stanziato alla Croce Rossa, senza un regolare bando.

Ma anche i festeggiamenti per i 160 anni della Croce Rossa con un concerto il 4 maggio alla Scala di Milano e la presenza di Mattarella a Solferino in occasione dell'appuntamento nel quale migliaia di volontarie e volontarie celebrano la nascita dell’idea da cui ebbe origine il Movimento di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Di tanti argomenti si è parlato con il Presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro che da poco ha festeggiato il suo primo anno di presidenza.

La sicurezza stradale non solo rappresenta un problema per il numero dei decessi, ma ha anche elevati costi sociali. Quanti dei vostri interventi sono dedicati agli incidenti stradali?

Tantissimi, conferma di quanto riportano le statistiche, vale a dire la prima causa di morte. Siamo ad una vittima al giorno, ma anche a 4/5 feriti. E' chiaro che rappresentano costi importanti, che necessitano di soluzioni. Ad esempio la Croce Rossa sono anni che promuove campagne di sensibilizzazione stradale.

Vi trovate mai ad avere difficoltà nei vostri interventi visto che all'interno delle ambulanze ci sono solo volontari muniti di zaini di primo soccorso senza medici?

No. In alcune zone le ambulanze sono medicalizzate, in altre i soccorritori sono laici. Il punto è che se al Pronto Soccorso non c'è la presa in carico del paziente, si attiva un problema. La situazione è molto complessa, perché i Pronto Soccorso sono in affanno. Manca una comunicazione efficace con i parenti del paziente: per questo ci sono le aggressioni al personale sanitario. Bisognerebbe investire molto di più sulla comunicazione con i parenti.

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I Pronto Soccorso sono congestionati anche perché accolgono pazienti che altrimenti non avrebbero altre cure. Cosa manca secondo voi? L'ultima trovata è quella di un'app che possa monitorarne il flusso.

Funzionerebbe solo nelle grandi città. Ma nei piccoli centri dove il Pronto Soccorso è uno, non sarebbe utile. Noi abbiamo indicato due strade: la prima è quella di un presidio con personale che possa dare informazioni ai parenti ed evitare lo stress del non sapere nulla, oltre alle attese. La seconda è quella di usare maggiormente la telemedicina. Una febbre alta, una tosse persistente non possono essere gestite dal Pronto Soccorso.

Il Presidente della Regione Rocca, prima di lei presidente di Cri, ha stanziato 8 mln di euro di fondi regionali per il progetto della Croce Rossa Italiana denominato Pronto Soccorso, senza un bando di gara. Mentre la normativa prevedrebbe per affidamenti diretti una soglia di massimo 140 mila euro.

Comprendo le perplessità. Ma la Regione Lazio non è stata la prima ad effettuare questi stanziamenti. Già qualche anno fa era toccato alla Regione Sicilia. L'attribuzione diretta è possibile perché parifica la CRI alla pubblica amministrazione, è quindi un'attività legittima. Ma siccome ancora non c'è stata la firma, i fondi non li abbiamo presi. Qualora si avviasse l'iter, entreremmo nei Pronto Soccorso a svolgere la nostra funzione di aiuto e sostegno ai pazienti. Se invece il protocollo non si avviasse, saranno le Regioni a pensare ad altre soluzioni. Ricordo comunque che la Croce Rossa Italiana non essendo una Spa, reinveste tutto quello che guadagna nel sociale.

E per la campagna sulla sicurezza stradale avete trovato una sinergia con Bridgestone, leader per la mobilità sostenibile. Che ha finanziato il progetto con 1 mln di dollari al Fondo per la sicurezza stradale delle Nazioni (UNRSF) per il quadriennio 2022-2025. Voi che mettete in campo?

Bridgestone finanzia la formazione alla sensibilizzazione ed educazione dei minori per quanto riguarda la sicurezza stradale che abbiamo svolto per un centinaio di ragazzi e per un migliaio di studenti. Abbiamo toccato 100 piazze italiane e 80 province per sottolinearne l'importanza, anche con l’obiettivo di contribuire a ridurre il numero di vittime e feriti per incidenti stradali, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite entro il 2030. Per questo saremo presenti anche a Race for the cure che si terrà al Circo Massimo a Roma il 9-10-11-12 maggio prossimi.

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Come Presidente della CRI ha da poco festeggiato il suo primo anno di elezione (17.03.2023) ereditando onori e oneri, come i conti in rosso.

Conti in rosso non ce ne sono, casomai si parla di pareggio. I conti sono in ordine. Sono lontani i ricordi di quando la Cri era un ente pubblico. Il nostro patrimonio immobiliare è ben gestito ed anche i 680 comitati territoriali vivono di buona salute. I nostri bilanci sono trasparenti perché controllati dal collegio dei revisori dei conti, dal magistrato addetto al controllo ed anzi abbiamo molti donatori in più rispetto a 25 anni fa.

Nella previsione 2024 del fondo per il sostegno e lo sviluppo dei comitati territoriali, avete calcolato una previsione di 561.873.96 euro mentre al 15.10.2023 era 1.04.611.38. All'appello mancherebbero 522.734.42 euro. Come farete a trovare i soldi?

I fondi ci sono. Questo fondo riguarda un aiuto in più per quei comitati che si trovano in momentanea difficoltà La Federazione ha deciso che versa una quota sociale di 10.00 euro di cui 3 vengono stornate per il comitato nazionale. Le nostre quote sociali vengono versate entro il 30 aprile, ma alcuni si prendono più tempo...

Il Consiglio di Stato deve decidere se c'è stata abusività rispetto alle reiterate proroghe dei contratti a tempo determinato del personale della Croce Rossa rispetto alla mancata stabilizzazione. Lei che è specializzato nel diritto del lavoro cosa ne pensa?

Stiamo parlando di fatti risalenti al 2014-2015. Quando si andrà a sentenza probabilmente il personale che non ha avuto la stabilizzazione sarà dirottato verso la pubblica amministrazione.

Tornando ai comitati territoriali alcuni rischiano il commissariamento come quello di Mortara (Pavia). Il Presidente non può ripresentarsi e non ci sono candidati. E le lezioni saranno il prossimo 19 maggio. Che succederà?

Effettivamente i presidenti non possono ricandidarsi dopo due mandati. Certo non è da sottovalutare che la sostituzione di un Presidente di riferimento, non sia facile. Andranno al commissariamento ma con l'indicazione di andare al voto fra due mesi.

A Lipomo e Como i conti non tornano. A Como è stato indagato l'ex Presidente che si sarebbe appropriato di quasi 135mila euro approfittando del suo ruolo tra il 2015 ed il 2020.

Sì abbiamo avuto dei problemi, ma se ne sta occupando l'autorità giudiziaria. Abbiamo rilevato dei bilanci non conformi con una situazione economica complessa. Ci ho messo la faccia andando 2 volte sul posto. Il capo di accusa è quello, ma ho fiducia nella magistratura che sta facendo un ottimo lavoro. Spero si arrivi ad un accordo: per i debiti il comitato nazionale si è fatto carico di tutto. Ma per evitare eventuali altre situazioni, ho predisposto un audit a scacco per i comitati e la gestione dei loro bilanci.

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Avete anche perso l'appalto per il giro d'Italia. Una perdita economica di quasi mezzo mln di euro. Dove troverete i soldi per finanziare i comitati territoriali di Como?

Ha ragione quando dice che è stata una perdita importante. Ma nei bilanci di Como questa entrata non era determinante.

Vi apprestate a festeggiare i 160 anni della vostra storia con due eventi: il 4 maggio alla scala di Milano con il concerto diretto da Zubin Metha ed il 22 giugno a Solferino alla presenza del Presidente Mattarella

Il concerto alla Scala rappresenta una bellissima opportunità per finanziare un progetto milanese di supporto alimentare per bambini bisognosi. A Solferino invece ripercorreremo, insieme con il Presidente Mattarella, lo stesso tragitto che fecero i soccorritori per aiutare le truppe franco-sarde che combattevano contro gli austriaci nel 1859. 

La tradizionale fiaccolata di Solferino, come ogni anno, illuminerà i luoghi nei quali il fondatore della Croce Rossa, Henry Dunant, testimone della crudeltà della battaglia, gettò le basi per un’opera umanitaria che poi la Croce Rossa. Ma la mia gioia più grande sarà festeggiare con le unità di strada a Roma, proprio per richiamare l'attenzione al nostro impegno al servizio di tutti, senza distinzione.