Economia

Valute digitali di Stato, la nuova guerra commerciale tra Usa e Cina

di Vincenzo Caccioppoli

La Commissione Ue ha presentato una proposta, con cui ha fissato il quadro giuridico per l'euro digitale. Investimenti anche dalla Cina. Usa messi all'angolo?

"Con l'Euro digitale, le persone saranno in grado di pagare con “denaro pubblico” in modo univoco, sia online che offline. Ci sarà un portafoglio digitale sul telefono o su un altro dispositivo: sarà come avere monete e banconote in tasca. Si potrà pagare con la stessa facilità, senza nemmeno bisogno di una connessione Internet", afferma Valdis Dombrovskis, vice-presidente esecutivo della Commissione durante la conferenza stampa di presentazione del progetto. I progetti di monete digitali di Stato, che sono attualmente più di 80 in tutto il mondo, nelle intenzioni delle banche centrali hanno due principali obiettivi.

Con la digitalizzazione dei pagamenti, le banche centrali sono preoccupate di perdere l'ancoraggio del contante nel loro sistema finanziario. Un equivalente digitale del contante contribuirebbe a sostenere la sovranità e la stabilità di questo sistema. Inoltre una moneta digitale di Stato permetterebbe di disinnescare il pericolo di destabilizzazione del sistema finanziario globale, che indubbiamente si corre con il diffondersi delle criptovalute digitali private, come Bitcoin ed Ethereum. Che non a caso, come afferma Gracy Chen, la digital strategist di Bitget, uno dei principali scambi di criptovalute al mondo risentono sempre più del quadro finanziario generale e della politica dei tassi delle Banche centrali.

“A settembre, a meno che non vi siano fattori negativi significativi nel mercato dei tassi, si prevede che a causa dell'esaurimento dei punti caldi del mercato e della riduzione dello slancio degli scambi, BTC potrebbe testare nuovamente il suo precedente minimo di 24.800 dollari. Successivamente, è previsto un rimbalzo, con livelli chiave da tenere d’occhio a 27.500$, 28.000$ e 29.000$", dice la manager di Bitget.