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Economia
Venier, ad Gruppo Hera: modificare i comportamenti per l'efficienza energetica
Stefano Venier, ad del Gruppo Hera.

Venier, ad Gruppo Hera: come modificare i comportamenti per l'efficienza energetica. Le parole di Stefano Venier, ad del Gruppo Hera

All'incontro Le misure comportamentali per l’efficienza energetica organizzato all'Ambrosianeum di Milano da Cesef, Centro studi efficienza energetica, l'ad del Gruppo Hera Stefano Venier spiega come agire per modificare concretamente i comportamenti, a beneficio della sostenibilità: «Un po’ come il filo d’erba, che non cresce dagli estremi bensì attraverso le sue parti intermedie, anche lo sviluppo dell’efficienza energetica esige un impegno diffuso nel cui contesto, grazie a un approccio olistico, tutti gli attori - individuali e collettivi, grandi e piccoli - diventino protagonisti del cambiamento. Solo se certi comportamenti sapranno attecchire su larga scala, infatti, sarà possibile contribuire davvero a contenere le emissioni di gas clima alteranti. “A scaffale”, d’altronde, non ci sono prodotti tecnologici dalla cui mera adozione l’efficienza energetica possa direttamente conseguire con certezza e su vasta scala”.

 

Venier, ad Gruppo Hera: come modificare i comportamenti per l'efficienza energetica. Le parole di Andrea Gilardoni, presidente e fondatore di Cesef

Andrea Gilardoni, presidente e fondatore di Cesef, ha ricordato l'importanza dei comportamenti nell'economia in generale, e nell'efficienza energetica in particolare: “Talvolta ci si dimentica come l'economia sia una scienza sociale, che affonda le radici nei comportamenti degli individui, nella psiche. Chi conosce le vicende della finanza sa bene che talvolta possono essere lette meglio con un po' di psicanalisi piuttosto che con indicatori finanziari matematici. Anche nel segmento dell'efficienza energetica i comportamenti individuali sono un'area nascosta, mai considerata fino in fondo, ma che ha una rilevanza straordinaria nelle performance di un sistema in termini di capacità di ridurre i consumi”.

 
 
Venier, ad Gruppo Hera: come modificare i comportamenti per l'efficienza energetica. La chiave è nelle imprese

L'ad del Gruppo Hera ha poi spiegato che i comportamenti possono e devono cambiare non solo tra i privati, ma anche e soprattutto nelle aziende: “La tecnologia può aiutare, ma non basta: a tutti i livelli, chi vuole fare la differenza deve soprattutto modificare prassi e abitudini consolidate, abbinando in modo creativo innovazione tecnologica e misure comportamentali. Questo vale fra le mura domestiche, dove piccole attenzioni volte al contenimento dei consumi di acqua ed energia possono generare benefici pari a quelli derivanti dall’installazione di caldaie a condensazione di ultima generazione. Ma vale anche per il settore industriale, dove la concentrazione dei punti di consumo è superiore ai tradizionali ambiti domestici e del terziario. In Italia certamente molto è stato fatto, soprattutto sotto la spinta degli alti costi energetici che caratterizzano storicamente il nostro comparto produttivo, tuttavia il potenziale inesplorato è ancora molto vasto”.

 
Venier, ad Gruppo Hera: come modificare i comportamenti per l'efficienza energetica. Anche piccoli interventi possono avere un'importanza rilevante

Venier ha però sottolineato come anche interventi minimali possano avere un effetto importante: "In molti casi si tratta di interventi relativamente contenuti: pur interessando una minima percentuale dei consumi totali dell’azienda, infatti, essi riescono a risultare significativi in valore assoluto, favorendo il conseguimento di importanti target di efficienza che, una volta raggiunti, contribuirebbero in misura apprezzabile a ridurre le emissioni di CO2 e la quota di effetto serra che ne dipende. Basti pensare che una media azienda chimica, in grado di diminuire anche solo del 2% i propri consumi energetici, potrebbe risparmiare energia primaria in quantità simili al consumo annuo di 130 abitazioni. Migliore programmazione delle linee di produzione, eliminazione degli scarti di produzione, riduzione del funzionamento a vuoto, ottimizzazione della regolazione sono solo alcuni esempi di misure comportamentali che possono dare frutti anche con poche dotazioni fisiche. A questo scopo, occorrono però competenze trasversali e multidisciplinari, capaci di costruire logiche di modulazione, digitalizzazione dei processi produttivi e gestione strategica dei dati acquisiti, anche con l’adozione di modelli di intelligenza artificiale. La sfida è quindi complessa e per vincerla non esistono scorciatoie, soprattutto rispetto all’asse dei tempi”.

 

Venier, ad Gruppo Hera: come modificare i comportamenti per l'efficienza energetica. La lungimiranza del legislatore

L'ad del Gruppo Hera ha spiegato l'importanza della scelta di aprire la tematica al mondo industriale anche dal punto di vista legislativo: “Dando prova di grande lungimiranza, il legislatore ha evitato di circoscrivere il dominio delle misure comportamentali alle sole utenze domestiche, aprendolo così alla sua declinazione anche verso altri domini come quello industriale, il cui potenziale è ancora largamente inespresso. L’intuizione è corretta, anche perché l’architettura delle scelte in cui si colloca un imprenditore è più articolata di quella in cui maturano i comportamenti di un’utenza domestica, per i quali possono essere sufficienti poche e chiare indicazioni. Al momento, per tante aziende, gli investimenti in efficienza energetica ricadono al di fuori del cosiddetto “percorso di minor resistenza” cui solitamente si orientano i dirigenti d’azienda.

 

Venier, ad Gruppo Hera: come modificare i comportamenti per l'efficienza energetica. Il ruolo cruciale degli incentivi

Stefano Venier ha poi osservato come sia necessario avere incentivi seri per superare le resistenze: “Un incentivo strutturato e credibile rimane imprescindibile, non soltanto per vincere le resistenze all’avvio ma anche perché si tratta di interventi che solo nel corso del tempo producono un ritorno accettabile. È fondamentale però che non si crei un conflitto, attraverso una mutua esclusione, fra incentivi relativi a obiettivi complementari: le agevolazioni fiscali previste dal programma Industria 4.0, ad esempio, spingono per una modernizzazione tecnologica che non necessariamente persegue obiettivi di efficienza e anzi, in alcuni casi, può portare anche a incrementare l’intensità energetica. Sarebbe opportuno, in questo senso, rilanciare il tema della certificazione ISO 50001, che oggi riguarda solo una piccola parte degli stabilimenti italiani: implementando le procedure richieste da questa certificazione, infatti, si creano architetture di scelte che favoriscono in maniera sistematica azioni volte al miglior uso possibile dell’energia”.

 

Venier, ad Gruppo Hera: come modificare i comportamenti per l'efficienza energetica. Il ruolo di Hera

L'ad ha concluso con un riferimento al ruolo del Gruppo Hera: “In coerenza con il ruolo abilitante che le multiutility sono chiamate a svolgere in favore del cambiamento, il Gruppo Hera opera sui vari fronti, clienti residenziali, imprese e Pubblica Amministrazione. La strada da fare è tuttavia ancora molta, anche perché non tutti gli attori intraprendono con la stessa convinzione la strada dell’efficienza energetica. Soggetti come Hera continueranno a impegnarsi sul fronte dell’efficienza energetica, ma è indispensabile che la loro azione sia affiancata da bravi “architetti delle scelte”, capaci di costruire “percorsi di minor resistenza” dentro i quali le iniziative di efficienza energetica trovino finalmente posto, diventando così decisive per quello sviluppo sostenibile a cui tutti siamo chiamati”.

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