Spettacoli
Liberato concerto a sorpresa per Procida Capitale della Cultura 2022 e Voiello
Procida Capitale Italiana della Cultura, il concerto di Liberato
LIBERATO canta ancora: per Voiello e Procida Capitale della Cultura 2022
La storica marca campana, Main Sponsor di Procida Capitale Italiana della Cultura e l’artista napoletano mercoledì 20 luglio insieme sull’isola per offrire una performance live aperta al pubblico e disponibile anche in streaming per chi non potrà esserci Una iniziativa suggestiva per celebrare il forte legame con il territorio campano.
L’intensa estate di Voiello per Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, in qualità di Main Sponsor, continua senza sosta. La protagonista di questo nuovo emozionante appuntamento è stata la musica di uno degli artisti più interessanti di questi ultimi anni: LIBERATO. L’artista, che sta traghettando la scena musicale napoletana nella contemporaneità, è seguito da migliaia di fan sparsi per tutto il territorio italiano e non solo, che attendono sempre impazienti ognuno dei suoi rarissimi concerti e delle sue uscite discografiche. Il musicista napoletano, noto per la scelta di non rivelare la propria identità e di esibirsi sempre incappucciato e col volto coperto, ha avuto il piacere di regalare una performance live suggestiva e coinvolgente.
Liberato: il nuovo concerto a sorpresa a Procida
Un evento – che si è svolto a sorpresa mercoledì 20 luglio gratuito e aperto a tutti, disponibile anche in streaming, e che ha avvolto in un’atmosfera magica sia gli ospiti presenti sull’isola, sia chi ha vissuto questa esperienza da lontano. Il concerto di LIBERATO ha preso il via al tramonto: l’artista, accompagnato da un quartetto d’archi e drum machine, è apparso “MIEZ'O MARE” su una chiatta di fronte alla Spiaggia della Lingua, dando vita ad una performance dal forte impatto visivo ed emotivo. Lo scorso maggio, senza anticipare nulla, come è nel suo stile, LIBERATO ha rilasciato il suo nuovo disco, LIBERATO II, composto da sette canzoni inedite.
L’opera è ambientata per le strade di Napoli, con il consueto mix tra dialetto napoletano e inglese, ed è un viaggio nella tradizione e nell’epos della cultura storica partenopea; un progetto unico nel suo genere che fa del melting pot musicale la propria cifra stilistica.L’incontro tra Voiello e LIBERATO si sublima nel nome di Procida Capitale Italiana della Cultura, un’unione d’intenti volta ad accendere insieme i riflettori sulla bellezza di questo territorio, dando vita ad un momento musicale che riesce a coniugare tradizione e contemporaneità. “Quando nasci in un luogo come Napoli, lo spirito della città te lo porti dentro. L’esuberanza, la generosità, l’estro, la capacità di mordere la vita, sono i valori che Voiello, profondamente legato alle sue origini partenopee, porta in vita ogni giorno e vuole raccontare anche al di fuori dei confini regionali della Campania – afferma Carolina Diterlizzi, VP Marketing Italia Barilla – E proprio per raccontare quei valori, quell’essenza che parte dalle antiche tradizioni ma che via via si rinnova grazie all’effervescenza culturale della città, abbiamo lavorato, nel corso del tempo, insieme ad artisti e talenti, abbracciando il linguaggio contemporaneo della loro arte. LIBERATO è la perfetta incarnazione della napoletanità moderna, che raggiunge le nuove generazioni, avendo sempre chiare e salde le proprie radici. Siamo entusiasti dell’incontro con l’artista: la musica è un potente veicolo emotivo in grado di arrivare a più persone, attraverso un linguaggio diretto, coinvolgente ed appassionante. Con lui condividiamo l’amore per Napoli e la voglia di mostrare le sue tante luci”.
Nel corso dell’estate Voiello ha svelato anche altre iniziative per Procida. A partire dal benvenuto preparato dalla marca campana per tutti coloro che si fermano sull’isola: presso strutture ricettive selezionate i visitatori sono accolti con un generoso Welcome Kit Voiello, un cofanetto che contiene una confezione in edizione limitata di Gran Penna Ruvida, il formato speciale di pasta né liscio né rigato ma, appunto, ruvidissimo e fatto solo con Grano Aureo 100% italiano; un set di ricette firmate dallo chef procidano Marco Ambrosino e pensate per assaporare anche a casa un po’ dello spirito dell’isola, in un mix perfetto tra i formati più iconici di pasta Voiello e gli ingredienti locali; e poi, una speciale cornice per inquadrare e fotografare gli scorci più panoramici e i momenti più intensi che questa splendida isola, in soli 6000 passi da un capo all’altro, sa regalare.Infine, nel corso di tutto l’anno, i turisti che approdano sull’isola nel Golfo di Napoli possono ammirare l’opera realizzata dal brand per Procida: una luminaria, tratto distintivo delle tradizioni meridionali, realizzata dall’artista Domenico Pellegrino, che della luce ha fatto il leit motive delle sue opere, in collaborazione con l’illustratrice Claudia Bartoli. L’imponente arco luminoso è collocato all’ingresso di Via Vittorio Emanuele, l’arteria pulsante che dal porto principale di Marina di Procida conduce al cuore dell’isola e agli eventi che qui si svolgeranno.
Voiello, una storia di pasta tra passione e tradizione
Voiello è stato fondato a Torre Annunziata, e quando nasci in un posto come Napoli, lo spirito del territorio te lo porti addosso, per sempre. Una storia intensa, nata dal sogno di due giovani innamorati e dal loro desiderio di fare la pasta migliore di Napoli.Tutto ebbe inizio a Torre Annunziata, una città piena di pasta stesa al sole ad asciugare. August Vanvittel, ingegnere di origini svizzere, arrivò in Campania nel 1839 per prendere parte alla costruzione della ferrovia Napoli – Portici. Qui avvenne anche il suo incontro con l’arte bianca: si innamorò di Rosetta Inzerillo, figlia di un piccolo pastaio della zona e con lei iniziò ad occuparsi della gestione del piccolo negozio del suocero.
Nel 1861 – con l’annessione di Napoli al Piemonte e con la nascita del Regno d’Italia – la famiglia Vanvittel decise di modificare il cognome in Vojello che, successivamente prese la forma attuale di Voiello. Fu il nipote Giovanni, nato dal figlio Teodoro, a fondare nel 1879 l'Antico Pastificio Giovanni Voiello in un vasto terreno in Contrada Maresca. All’inizio del ‘900 Voiello si affermò come la marca preferita di pasta dell’aristocrazia napoletana e si diffuse in tutta Italia raggiungendo numeri record. Anche se lo stabilimento fu gravemente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale, l’impegno della famiglia non si arrestò. E, nell’immediato dopoguerra, vide la luce un nuovo stabilimento che, per l’epoca, adottava tecniche produttive all’avanguardia.
Nel 1973, mentre la crisi economica colpiva l'Italia, ad aiutare l'antico pastificio Voiello arrivò un’azienda emiliana, Barilla, che rilevò le quote societarie e subentrò nella gestione, ma sempre rispettando l'autonomia e l'indipendenza dei processi produttivi che avevano coniato la qualità del prodotto. Ancora oggi Voiello – prodotta nello stabilimento di Marcianise (Caserta) – continua a perfezionarsi e ad elevare gli standard produttivi e qualitativi, puntando su una materia prima eccellente e trafilatura al bronzo, con Grano Aureo 100% Italiano: un grano selezionato esclusivamente per la produzione della marca campana e coltivato solo sotto il sole del Sud in zone naturalmente vocate alla produzione di grano duro. Inoltre, gli accordi diretti con gli agricoltori sostengono le comunità locali e l’agricoltura italiana.