Sanremo 2017, Renzi è vivo e lotta insieme a noi
"Rottamati" Albano e D'Alessio, non vince Mannoia. É il Festival dei "giovani" renzian-radical-pop
Di Monica Setta
Non poteva che vincere Francesco Gabbani, il cantautore che fa ridere solo quelli che lo capiscono ( pochi, ma selezionati, fra loro il direttore generale Rai Antonio Campo Dall'Orto, famoso per amare personaggi dalla comicità ghiacciata, surreale come Pif) l'ex vincitore dello scorso anno nella categoria giovani con la canzone " Amen" a conti fatti più orecchiabile di "Occidentali's Karma". Questa vittoria ē quel che resta del renzismo, una filosofia politica e di vita che ha puntato a "rottamare" idoli consolidati con un nuovismo senza arte nē parte, personaggi che sono destinati, per loro stessa essenza, a non piacere universalmente ma soltanto ad una nicchia che si potrebbe configurare aderente al genere renzian-radical-pop. Ē l'epoca dei social, il più oscuro dei blogger fa impallidire e poi sparire un big con 40 anni di carriera alle spalle ed un brand amato in tutto il mondo ( Albano, tanto per non fare nomi e cognomi) forte dei suoi followers (veri o comprati) e di una penetrazione sul mercato di you tube. Sarà anche destinato ad andarsene, ma Campo Dall' Orto - l'ideologo del giovanilismo senza limitismo, indecifrabile, aereo, impalpabile- si ē fatto un Festival a sua immagine e somiglianza: colto e ironico ( Maurizio Crozza, impagabile), iperbolico (Virginia Raffaele che imita Sandra Milo recuperando le origini circensi della sua famiglia), impegnato ( Fiorella Mannoia), multiculturale ( Ermal Meta ) e perfino dichiaratamente glamour ( Bianca Atzei fidanzata di Max Biaggi). L'unica cosa che non quadra ē l'uso dei cosiddetti "big" come Albano, Ron o Gigi D'Alessio. Invitati a sedersi al tavolo metaforico del banchetto di Sanremo 2017, accolti con molti onori e con l'ossequio che si deve agli " anziani", sono stati risputati- quasi un perverso rigurgito- dallo stomaco del Festival che, poco prima di arrivare al momento cruciale del podio, si é liberato di loro senza troppi complimenti. Qualcuno, come Gigi, ci ē rimasto male e non ha fatto nulla per nasconderlo. Albano ē stato più diplomatico, ma francamente non se lo aspettava, anzi in cuor suo pensava di vincere. Invece, l'impietosa macchina dell'Ariston -guidata dalla freddezza emblematica da due conduttori con poca 'pietas' come Carlo Conti e Maria De Filippi- ha partorito uno schema che più renziano di così si muore. Il futuro privo di presente o passato, l'ambizione sfrenata, egoriferita, prepotente: noi siamo noi, per citare il celebre marcheso del Grillo, voi non siete un cavolo. Insomma, malgrado al governo ci sia Paolo Gentiloni che umanamente poco ha a che vedere con l'ex premier toscano, l'edizione numero 67 del Festival di Sanremo dimostra che Renzi ( almeno in Rai ) ē vivo e lotta insieme a noi.
Gabbani non piange, bacia le mani a Fiorella
Prima lo abbiamo visto cantare indossando improbabili maglioncini colorati. Poi, durante la semifinale, si è mascherato da scimmione, imitando la famigerata «scimmia nuda balla» protagonista della sua canzone, Occidentali’s Karma. In camera, quando é in fase di relax, Francesco Gabbani – vincitore delle Nuove Proposte 2016 e vincitore dell'edizione 2017 del Festival di Sanremo – si presenta quasi in pigiama. «Prima di arrivare a Sanremo ero stranamente sereno, forse perché l’unico ricordo che avevo del festival era positivo, essendo uscito da vincente. Poi, poco prima di salire sul palco, è arrivata una forte carica di tensione: certamente sento la responsabilità di essere stato promosso tra i Big. E poi di condividere quel palco con artisti con cui sono cresciuto, Fiorella Mannoia in primis», dice. Infatti al momento della proclamazione, Gabbani non piange e bacia la mano alla cantante che ricambia abbracciandolo affettuosamente. «Sentivo il bisogno di essere semplice e sdrammatizzare un po’ le cose, visto che già il brano è bello carico. Paradossalmente la semplicità attrae di più», aggiunge Gabbani. Il format renzian-campodallortiano si sintetizza in uno slogan: non prendiamoci troppo sul serio, cerchiamo di essere seri ma sostanzialmente divertenti. Fuori dai cancelli dell'Ariston, la signora Amelia che viene al Festival da 36 anni ha gli occhi smarriti, pensosi: " Ma perché D'Alessio ē stato sconfitto? Io non conosco questo uomo-scimmia che ha vinto, che cosa significa secondo lei?" Proviamo a spiegarle che il vincitore ha portato al Festival un brano che fa un'analisi profonda della nostra civiltà. " La canzone parla della tendenza di noi occidentali a riferirci alle discipline orientali per cercare la serenità interiore, ma anche per essere alla moda" dico alla signora, 62 anni, ex insegnante ad Imperia. "Provo a risentirlo, ma così non mi dice niente" replica lei, disarmante. Come darle totalmente torto?
Albano "Non me lo aspettavo, la canzone era bella"
Quando lo hanno svegliato all'una e mezza di sabato, Albano pensava ad uno scherzo. "Guarda che sei fuori", gli dicono. E lui che dormiva beato non ci crede. Se lo fa ripetere più volte, si schiarisce la voce, prende coscienza soltanto dopo qualche minuto che la sua avventura al Festival ē finita. Di rose e di spine era la sua scommessa, non aveva neppure messo in conto che poteva finire male. " Sí alla canzone ci ho creduto subito, ci stava bene al Festival" confida "davvero non me lo so spiegare. Ma io non mollo. Il prossimo anno ritorno". Con lui al Grand Hotel del mare di Bordighera c'erano i figli Yari, Yasmine e Bido. Poi é arrivata anche Cristel e sarebbe dovuta ripartire subito. Ma ha scelto di restare perchē, dice, papà non lo lascio così. " Stanco? assolutamente no, ha l'energia di un ragazzino" rispondono i ragazzi Carrisi. Sabato notte arriva pure Loredana Lecciso che sarà a Domenica in da Massimo Giletti ( l'Arena si allunga perchē Pippo Baudo ha dato forfait ), Albano la aspetta con gioia. Parla di lei quando, giorni prima, intervistato da Cristina Parodi per La vita in diretta, la conduttrice in trasferta a Sanremo gli chiede di Romina Power. Forse glielo chiede con insistenza senza ricordare che la compagna di Albano oggi é Loredana. Ma Albano non ė rancoroso. Per lui non serve vincere le battaglie, ē la guerra che gli interessa. Non si lascia rottamare facilmente, più o meno come Massimo D'Alema in politica, anche lei non esce di scena dall'Ariston, vero? Albano sorride, non dice ma dagli occhi che si stringono in modo spiritoso si capisce che il paragone regge. Al diavolo non aver vinto o non essere arrivato fra i primi 3, la canzone ē bella e piacerà al pubblico. Lo hanno già chiamato in Cina e lui, bagagli pronti, ē pronto a partire. Bravo.
Maria e la telefonata a Maurizio
Lo ha sentito 2 volte al giorno per tutta la settimana del Festival, ma calato il sipario sulla kermesse, la prima cosa che ha fatto Maria de Filippi ē stata quella di telefonare al marito Maurizio Costanzo. " Sei stata molto brava" gli ha detto il Baffo più famoso della tv. Ora, però, torna presto a casa, ti aspetto. Non resterà a riposarsi in riviera la regina di ascolti di Mediaset, i suoi collaboratori hanno completato i bagagli e lei stessa, confessa, non vede l'ora di ritrovare la quiete della sua casa, gli abbracci con il marito ed il figlio Gabriele. Nessun capriccio per lei, nessuna richiesta particolare nē trucco nē parrucco. Maria ha evitato lo smalto, ha dosato il rossetto, non ha mai cambiato pettinatura preferendo esibire un taglio corto spettinato in tutte le 5 serate. Niente orecchini, solo collane e occhiali, sempre gli stessi. Identici, identitari come le cifre che vengono ricamate sulla lingerie. Dicono che lei sia stata il collante del Festival di unità nazionale..Maria scherza " Ma quale collante. Se vuoi saperlo di collante ne ho solo uno, quello che indosso". I bene informati sostengono che al marito ed al figlio porterà un sacco di regali, forse il fantomatico portachiavi con l'effige di Carlo Conti che per lei - lo dice esplicitamente - ē diventato un vero e proprio fratello. Forse lavoreranno insieme, forse si scambieranno i ruoli. Vedremo, intanto la coppia supera il test stress e conquista la lode. Bravissimi.
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