Esteri

Amazon, ecco perché il referendum dei lavoratori riguarda tutti noi

di Daniela Rondinelli*

Multinazionali in grado di esercitare una pressione ben superiore a quella del più potente capo di stato del pianeta

Neanche la presa di posizione pubblica del presidente Biden a favore del sindacato è riuscita a rassicurare i lavoratori. Questo è il vero dato politico di questa vicenda, in cui è chiaro che le multinazionali sono in grado di esercitare una pressione ben superiore a quella del più potente capo di stato del pianeta.

Questo evento rischia di far collassare sul nascere iniziative analoghe in tutti gli Usa, e ricadere a cascata anche nella vecchia Europa e nel resto del pianeta. Ricordo bene che il 23 e 24 novembre 2017 il Santo Padre promosse dopo decenni un importante meeting internazionale sul lavoro, organizzata dal Dicastero per la promozione dello Sviluppo Umano Integrale, al quale aderirono altre cento tra organizzazioni e movimenti sindacali.

Allora come oggi, la visione di Papa Francesco fu profetica dei processi di evoluzione (o sarebbe meglio dire involuzione) del pianeta. I diritti fondamentali: dal diritto di associazione sindacale a quello per il salario e  condizioni di vita dignitose sono tornate ad essere messe in discussione anche laddove erano considerati pilastri acquisiti e fondanti delle nostre società. Lo vediamo anche a Bruxelles, in  questi giorni, con il diritto alla disconnessione che non è altro che l’estensione del diritto all’orario di lavoro di otto ore nell’età digitale, stabilito con la prima risoluzione dell’ILO nel 1919.

*Deputata Europea