Esteri
A questo ottantenne (Biden) dobbiamo solo dire grazie
Ha raccolto l’eredità dell’infausta presidenza Trump, salvando la democrazia da un tentativo di sovversione
Usa, Biden da ringraziare
Biden ha gettato la spugna. Non poteva fare altro, la salute è una cosa serie, cosi come la vecchiaia. Forse un po’ in ritardo ma alla fine ha fatto l’unica cosa giusta. Ora serve una candidato democratico in grado di fronteggiare l’arancione Trump e avremo occasione di parlarne.
Al momento limitiamoci a ringraziare questo ottantenne che stato un grandissimo Presidente, prima al fianco di Obama poi come leader diretto della più grande democrazia del mondo. Ha raccolto l’eredità dell’infausta presidenza Trump, salvando la democrazia da un tentativo di sovversione messo in atto dallo stesso Trump dopo la sconfitta elettorale contro Biden.
Ricordiamoci che erano gli anni del Covid quando Trump fece le più stupide dichiarazioni che un capo di Stato potesse fare in quel momento critico di pandemia mondiale. Biden ha riportato un po’ di buon senso, ha dato voce alla medicina, ha ridato agli Stati Uniti il ruolo internazionale che gli competono, in economia ha cavalcato una crescita senza eguali con Wall Street sugli scudi da anni.
Ha tenuto la barra al centro sui diritti, in primis l’aborto, sui migranti ci ha tenuti lontani dal lessico trumpiano a base di muri e deportazioni. Ma soprattutto non ha mai negato il sostegno a chi, l’Ucraina, ha subito la peggiore aggressione militare dal secondo dopoguerra senza lasciarsi intimidire dalle sirene pro Putin che serpeggiano ovunque (Italia inclusa).
In ultimo, su Israele, pur appoggiandolo senza se e senza ma, non ha mai fatto mancare i suoi ammonimenti al governo israeliano riportandolo al tavolo delle trattative. Biden non ha mai mollato al loro destino i suoi storici alleati perché in fondo gli equilibri di pace si basano su rapporti di fedeltà e aiuto reciproci (anche militari). Per tutto questo a Mr Biden dobbiamo solo dire grazie, per la fermezza, la saggezza e la solidarietà, requisiti indispensabili per governare una grande potenza senza sconfinamenti autocratici.