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Aleppo cade nelle mani dei ribelli curdo-siriani. L'Onu lascia la città, italiani nel primo convoglio

di Redazione Esteri

Secondo le prime relazioni che emergono dalla Siria, i ribelli avrebbero conquistato la città con relativa facilità

Aleppo nel caos, l'aeroporto in mano alle forze curdo-siriane. La Siria s'infiamma

Le forze curdo-siriane, affiliate all'ala locale del Pkk, hanno assunto il controllo dell'aeroporto di Aleppo a seguito del ritiro delle truppe iraniane e governative dall'hub aereo internazionale.

Questo evento è stato riportato dall'ONG Sohr, ossia l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. L'esercito regolare siriano ha confermato che i ribelli hanno guadagnato il controllo di “gran parte” della città, precisando che il ritiro delle forze governative è una mossa temporanea per organizzare una controffensiva.

Nonostante ciò, l'avanzata dei ribelli continua inarrestabile, anche di fronte ai raid aerei condotti dal regime siriano e dalla Russia, che hanno colpito Aleppo per tutta la notte. Da mercoledì, giorno della ripresa degli scontri, si stima che siano morte circa 300 persone, inclusi una ventina di civili, secondo quanto riferito sempre da Sohr. È la prima volta dal 2016 che i ribelli opposti al regime di Bashar al-Assad, sostenuto anche dalla Russia, riescono a fare ingresso ad Aleppo.

Secondo le prime relazioni che emergono dalla Siria, i ribelli avrebbero conquistato la città con relativa facilità: la maggior parte di Aleppo è stata presa senza significative resistenze, come confermano i rapporti di Sohr e le testimonianze di alcuni civili riportate dalla BBC, secondo cui vi sono state pochissime battaglie. «Il municipio, le stazioni di polizia e gli uffici dei servizi sono tutti vuoti», ha dichiarato un portavoce di Sohr alla BBC, aggiungendo che una situazione del genere è senza precedenti.

La situazione ad Aleppo è attualmente caotica. Secondo quanto riferito da residenti intervistati dalla Reuters, migliaia di civili stanno lasciando la città in auto, utilizzando la principale arteria stradale a sud-ovest della città, ancora controllata dal governo.

Siria, fonti Farnesina: Onu lascia Aleppo, via anche italiani

L'Italia coordina con l'Onu l'evacuazione degli italiani e dei funzionari stranieri da Aleppo. Lo si apprende da fonti della Farnesina, dopo l'inasprirsi della tensione in Siria. Le Nazioni Unite hanno avviato un’evacuazione da Aleppo verso Damasco e un primo convoglio di auto - alcune con italiani a bordo - è già in viaggio per uscire dalla città. Altri pullman organizzati dall'Onu sono in attesa di uscire.

L’Ambasciata a Damasco (dove si è appena insediato il nuovo ambasciatore Stefano Ravagnan, già inviato speciale della Farnesina per la coalizione anti-Isis) in stretta collaborazione con Palazzo Chigi, è in contatto col gruppo e riceverà i connazionali, in maggioranza con doppia cittadinanza. Una volta arrivati a Damasco si valuterà il da farsi: ossia se farli restare nella capitale siriana o spostarli altrove.

Anche se alcuni religiosi ha deciso di restare ad Aleppo, contando sui buoni rapporti stabiliti dai Francescani con tutte le comunità, Ravagnan è in contatto con loro e l'ambasciata sta aiutando quelli religiosi che vogliono uscire dalla città.
L'ambasciatore è anche in contatto con il vescovo, che sta bene.