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Baltic Connector, si ferma per cinque mesi gasdotto Finlandia-Estonia

di Redazione Esteri

Il presunto sabotaggio del Baltic Connector non dovrebbe avere grandi implicazioni per la fornitura europea di gas

Il gasdotto della Baltic Connecot si ferma per cinque mesi, il caso finisce sul tavolo della Nato. Ipotesi sabotaggio

Il gasdotto Finlandia-Estonia della Baltic Connector si ferma per cinque mesi. Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 ottobre, le tubature hanno subito un’anomala perdita di pressione e non è escluso il sabotaggio.

Sul caso è intervenuto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il quale ha precisato: “Se sarà mostrato che c’è stato un atto ostile contro una infrastruttura della Nato, sarà un fatto molto serio e la risposta sarà forte e determinata”.

Il precedente del Nord Stream

Secondo quanto riporta Open, in seguito all’incidente, avvenuto intorno alle 22.20 ora italiana dell’8 ottobre, l’istituto sismologico norvegese Norsar ha rilevato quella che definisce “una probabile esplosione al largo della costa finlandese del Mar Baltico”. Il presunto sabotaggio del Baltic Connector fa tornare alla mente quanto accaduto lo scorso anno al gasdotto NordStream, che collegava Russia e Germania. Ancora oggi, comunque, non ci sono certezze su chi siano i veri responsabili.

Le conseguenze sull’Europa

Il presunto sabotaggio del Baltic Connector non dovrebbe avere grandi implicazioni per la fornitura europea di gas, con il sistema finlandese che può continuare a fare affidamento sul terminale galleggiante Inkoo Lng. Gli interrogativi, semmai, riguardano la sicurezza delle infrastrutture energetiche europee in un doppio contesto di guerra: da un lato l’Ucraina, dall’altro Israele.

Come scrive Open, ad avere ripercussioni sull’Europa non è tanto l’attacco al Baltic Connector quanto la chiusura dell’impianto di Tamar, al largo di Israele, colpito da alcuni attacchi di Hamas. Il gas proveniente da quell’hub passa per l’Egitto per finire poi (anche) in Europa. E non è ancora chiaro l’impatto che avrà l’escalation del conflitto israelo-palestinese sui flussi di gas.