Esteri

Chi è Alexander Lukashenko, il "garante" bielorusso di Prighozin

Di Giuseppe Vatinno

Dall'Armata Rossa a capo del partito "Comunisti per la Democrazia" fino all'elezione del 1994 come premier della Bielorussia: ecco chi è Lukashenko

La totale dipendenza dalla Russia per gas ed elettricità costrinse Lukashenko a creare un solido patto economico con Mosca. Nel 1996 organizzò un referendum –contestato da Usa e Ue- il cui estese la durata del mandato presidenziale da 5 a 7 anni. Da allora il suo processo di “radicalizzazione” fu costante. Nel 1998 espulse molti ambasciatori occidentali, tra cui il nostro. Poi utilizzò l’espediente di allungarsi il primo mandato che doveva scadere nel 1999 e proseguì per altri due anni, fino al 2001. Il suo programma politico contrastava l’espansione NATO e prevedeva un rapporto sempre più intenso con la Russia.

Nel 2004, come nel film di Woody Allen, “Il dittatore dello Stato libero di Bananas”, annunciò un referendum che aboliva i limiti al mandato presidenziale e così fu rieletto nel 2006. Viene rieletto nel 2010 e nel 2015 e nel 2020. L’ultima elezione non venne riconosciuta dal Parlamento di UE, UK e Canada.

In questo momento l’amicizia tra Lukashenko e Putin è molto solida e il patto Mosca e Kiev strettissimo. Ora il leader Bielorusso sarà il garante di Putin nei confronti di Lukashenko, ma i precedenti dovrebbero consigliare al capo della Wagner di fare molta attenzione e di rinunciare ad inviti in cui vengano serviti thè e pasticcini.