Esteri

Cobalto, con l'Africa Xi mette le mani sull'auto del futuro. Usa-Ue in ritardo

di Lorenzo Lamperti

Con l'arrivo di Biden e i grattacapi per Macron in Sahel, Usa e Ue cercano di cooperare per contenere l'influenza cinese in Africa. Ma Pechino s'è mossa prima

PRESENZA CINESE IN AFRICA: AEROPORTI, MOSCHEE, FERROVIE, PALAZZI POLITICI

Per capire quanto sia radicata la presenza cinese in Africa basta elencare qualche numero. La Cina ha creato 300 mila nuovi posti di lavoro ed è il paese con il maggior numero di cittadini in Africa. La Nigeria ha ricevuto 17 prestiti e finirà di ripagarli nel 2038. Lo Zambia ha 8,7 miliardi di debito estero, di cui 7,4 verso la Cina. Il Kenya rischia di dover cedere il porto di Mombasa. Se si atterra ad Algeri si atterra in un nuovo aeroporto costruito da società cinesi. La più grande moschea d'Africa, che si trova sempre in Algeria, è stata sempre costruita dai cinesi. Addis Adeba, che si può considerare per certi versi la capitale del continente, ospita la sede della Commissione delle Nazioni Unite per l'Africa e quella dell'Unione Africana, sempre costruita da aziende cinesi. E sono solo alcuni esempi di una serie interminabile di investimenti che riguarda trasversalmente tutto il continente. La ferrovia da Mombasa a Nairobi è solo uno dei simboli più celebri della presenza cinese in Africa, ma il più grande progetto economico è una rete ferroviaria costiera in Nigeria, il cui investimento totale è superiore ai 12 miliardi di dollari americani.

LP 2461418Il presidente cinese Xi Jinping durante una visita in Zimbabwe

CINA IN AFRICA: BASE MILITARE A GIBUTI E LABORATORIO TECNOLOGICO

A Gibuti è stata invece aperta la prima base militare all'estero dell'Esercito popolare di liberazione, in corrispondenza dello stretto di Bab el-Mandeb che porta a Suez e al Mediterraneo. Una posizione scelta non a caso, visto che da qui si entra dal golfo di Aden al mar Rosso e dunque poi al Mediterraneo. La Cina utilizza l'Africa anche come laboratorio tecnologico: lo Zimbabwe ha adottato il riconoscimento facciale di CloudWalk Technology, altri paesi quello di Hikvision. Il sistema di sorveglianza di massa made in China trova terreno florido in stati con guide autoritarie. E Pechino riceve accesso preferenziale alle risorse minerali e alle terre rare, cruciali per la guerra fredda tecnologica.