Esteri
Libano, dopo Macron arriva Conte: l'agenda della visita a Beirut
Il premier italiano nella capitale libanese dopo il cambio di governo e la doppia visita del presidente francese
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è atteso domani a Beirut per una visita al Paese dopo la terribile esplosione che il 4 agosto scorso ha scosso la capitale libanese causando oltre 190 morti e 6.500 feriti. Nella mattinata in programma una visita dell’area del porto di Beirut, seguirà la visita alla nave “San Giusto” della Marina Militare italiana. E’ previsto poi l’incontro con il presidente della Repubblica Libanese, Michel Aoun. Il premier vedrà inoltre il presidente del Parlamento, Nabih Berri. Seguirà l’incontro con il premier dimissionario, Hassan Diab.
Nel primo pomeriggio è in agenda l’incontro il presidente del Consiglio incaricato, Mustapha Adib. Seguirà la visita all’ospedale da campo dell’operazione “Emergenza Cedri” (università libanese campus di Hadat). Tra gli obiettivi della visita, la valorizzazione della solidarietà italiana concretamente assicurata all’indomani della tragica esplosione del 4 agosto nel porto di Beirut. Si vuole inoltre riaffermare il sostegno dell’Italia alla stabilità del Libano e alla sua crescita socio-economica, incoraggiando tutte le forze politiche a superare le divergenze dando vita ad un Esecutivo in grado di affrontare efficacemente le difficili sfide del Paese (politiche, economiche, sociali) e riscontrare le aspettative della popolazione; e valorizzare il contributo italiano alla sicurezza del Libano (Unifil, Mibil, forniture alle Laf).
In attesa di un’indagine indipendente che individui cause e responsabili dell’esplosione, il contributo assicurato dall’Italia è stato tempestivo e importante, per fare fronte all’emergenza. Subito dopo l’incidente, il Comando italiano di Sector West di Unifil ha messo a disposizione due team sanitari a supporto delle operazioni di ricerca e soccorso delle Forze Armate Libanesi, mentre un convoglio del contingente italiano della missione è stato tra le prime squadre di soccorso ad entrare nella Capitale dopo l’esplosione. L’Italia ha inoltre inviato quattro voli umanitari (con un team di esperti e vigili del fuoco e un totale di oltre 15 tonnellate di materiale medico sanitario).
La Cooperazione italiana ha erogato un contributo alla Croce Rossa Libanese e ulteriori contributi finanziari a sostegno delle Agenzie Onu e delle Organizzazioni della Società Civile attive sul territorio. Il ministero della Difesa ha costituito una Task Force “Emergenza Cedri" che include, oltre a un ospedale da campo, una componente del genio e un nucleo di esperti (172 persone in totale), generi alimentari, attrezzature mediche e dispositivi di protezione individuale; Il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini, ha espresso la propria disponibilità a fornire una squadra di esperti della Task Force italiana “Unite for Heritage” per una ricognizione dei siti e dei danni arrecati dall’esplosione al patrimonio culturale e architettonico di Beirut. Le recenti missioni del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini (24 agosto) e della vice ministra degli Esteri, Emanuela Del Re, (3 settembre) hanno confermato il concreto supporto italiano al Paese dei Cedri sotto ogni profilo. Intanto la video-conferenza internazionale dei donatori (9 agosto), convocata dal presidente francese, Emmanuel Macron, in raccordo con le Nazioni unite, ha permesso di raccogliere contributi per oltre 250 milioni euro per far fronte all'emergenza.