Esteri

Corea del Nord, militari di Pyongyang nella zona demilitarizzata

"La demolizione dell'ufficio di collegamento intercoreano non è che l'inizio"

La demolizione dell'ufficio di collegamento intercoreano non è che l'inizio. Potrebbero seguire altre azioni di rappresaglia contro la Corea del sud, che potrebbero "andare ben oltre l'immaginabile". A scriverlo è oggi il 'Rodong Sinmun', l'organo ufficiale del partito al potere in Corea del nord, citato dalla Yonhap.

"L'esplosivo suono della giustizia che continuerà a levarsi potrebbe andare ben oltre l'immaginazione di coloro che fanno rumore per ciò che sta accadendo", aggiunge, con un avvertimento: "La nostra pazienza militare si è esaurita". E un consiglio: "L'annuncio dei militari che stanno riflettendo ad un piano di azione militare dovrebbe essere preso sul serio".

MILITARI NORDCOREANI NELLA FASCIA SMILITARIZZATA

La Corea del Nord avrebbe tenuto fede alle sue minacce inviando militari nelle postazioni non presidiate situate all'interno della zona smilitarizzata tra i due paesi, lungo il 38mo parallelo. Ad affermarlo sono fonti a Seul citate dall'agenzia di stampa Yonhap, precisando che numerosi militari sono stati inviati dalla tarda serata di ieri nelle postazioni di guardia all'interno della zona cuscinetto. La Corea del Nord disporrebbe di 150 postazioni di quel tipo, diverse delle quali lasciate vacanti in linea con l'accordo per la riduzione delle tensioni intercoreane firmato il 19 settembre del 2018, ricorda Yonhap. Alcuni media locali hanno inoltre riferito della presenza di un centinaio di soldati nordcoreani all'interno del complesso industriale intercoreano di Kaesong dopo la distruzione dell'ufficio di collegamento. "Stiamo attentamente monitorando i movimenti militari nordcoreani in relazione a tali avvertimenti ma azioni dirette e visibili non sono state riscontrate", ha dichiarato il colonnello Kim Jun-rak, portavoce degli stati maggiori riuniti del sud in un briefing questa mattina.