Esteri
Corea, stavolta il rischio è serio. Kim: asse con Putin e addio riunificazione
Per la prima volta dopo tanto tempo, Pyongyang spara verso il Sud. Il leader supremo ha l'appoggio di Mosca e non vuole fermarsi, Seul non cerca più il dialogo
Perché la nuova crisi tra le due Coree
Stavolta la situazione è seria. Non solo e non tanto per il pur significativo episodio delle ultime ore, con la Corea del Nord che ha sparato circa 200 colpi di artiglieria nei pressi dei confini marittimi con la Corea del Sud, ma anche e soprattutto per il cambio di traiettoria quasi "storico" dopo che nel suo discorso di fine anno di fronte ai delegati del Partito dei lavoratori, Kim Jong-un ha riconosciuto come un "errore" l'aver cercato in passato la riunificazione con Seul, avviando tra il 2018 e il 2019 un dialogo poi naufragato. Ma l'obiettivo della "riunificazione" è in realtà sempre stato presente nella retorica del Nord, la sua "dismissione" cambia in modo non così trascurabile gli scenari futuri.
Non si può ovviamente dimenticare che la nuova escalation avviene proprio in concomitanza della prima accusa ufficiale da parte degli Stati Uniti alla Corea del Nord, con la Casa Bianca che ha rivelato che sarebbero stati trovati dei missili balistici di produzione nordcoreana tra quelli utilizzati dalla Russia per attaccare l'Ucraina a cavallo tra gli ultimi giorni del 2023 e i primi giorni del 2024.
Ma che cosa è successo la mattina del 5 gennaio? E' successo che l'esercito di Pyongyang ha sparato più di 200 colpi di artiglieria vicino al confine marittimo conteso con la Corea del Sud. Per circa due ore, tra le 9 e le 11 del mattino, hanno risuonato gli spari dell'esercito nordcoreano verso le acque al largo della costa occidentale della penisola. E per la prima volta dopo tanti anni, le autorità sudcoreane sono state costrette a evacuare due isole del proprio territorio.
Perché Kim spara verso le due isole in prima linea tra le due Coree
Si tratta di Yeonpyeong e Baengnyeong. La prima ospita poco più di duemila residenti e truppe militari, la seconda invece ha una popolazione di quasi cinquemila persone. Le acque vicino alla contesa linea di demarcazione marittima sono state teatro di numerosi scontri mortali tra la Corea del Nord e quella del Sud, comprese battaglie che hanno coinvolto navi da guerra e l'affondamento di una corvetta sudcoreana nel 2010 da parte di quello che si ritiene essere un siluro nordcoreano, uccidendo 46 marinai. Nel novembre 2010, l’artiglieria nordcoreana ha sparato diverse dozzine di colpi sull’isola di Yeonpyeong, uccidendo due soldati e due civili, in uno degli attacchi più pesanti contro dalla fine della guerra di Corea nel 1953.
Tra la popolazione delle due isole non si segnalano feriti, ma l'episodio rappresenta una nuova escalation nei già tesi rapporti tra le due Coree. Agli spari del Nord ha risposto il Sud, che ha organizzato sempre da Yeonpyeong un round di esercitazioni a fuoco vivo con colpi di artiglieria.
Il rischio è che non resti un incidente isolato, dopo la recente cancellazione dell'accordo militare del 2018. Una mossa avvenuta a fine novembre, dopo che Pyongyang ha messo in orbita il suo primo satellite spia. Kim Jong-un ha peralto preannunciato che nel corso del 2024 ne saranno lanciati altri. Secondo la propaganda nordcoreana, il primo satellite sarebbe già in grado di raccogliere dati e immagini sulla base statunitense di Guam, nel Pacifico. Ipotesi non confermata da Seul, il cui servizio di intelligence ha però ammesso che dietro il successo del primo lancio potrebbe esserci l'aiuto di Mosca.
Fronte unito tra Kim Jong-un e Vladimir Putin
Il tutto sarebbe frutto del viaggio nell'Estremo Oriente Russo di Kim, avvenuto a settembre, e il successivo incontro con Putin. In cambio di forniture militari per la guerra in Ucraina, la Corea del Nord avrebbe ottenuto assistenza sul suo programma satellitare e, potenzialmente, trasferimento tecnologico anche in altri settori sensibili. Una minaccia per la Corea del Sud, ma anche per il Giappone. Kim ha peraltro chiesto un aumento della produzione di lanciamissili proprio nelle ore successive alle dichiarazioni degli Stati Uniti sul presunto invio di missili a Mosca.
A dare un risvolto preoccupante sul medio periodo sono anche due novità "politiche" e "concettuali" da parte di Pyongyang. La prima, giunta lo scorso anno, è l'aggiornamento della dottrina nucleare che di fatto afferma le ambizioni di sviluppo atomico del Paese nonostante le richieste internazionali di disarmo. La seconda è quella dei giorni scorsi, quando Kim ha appunto rinnegato l'obiettivo della riunificazione col Sud, a questo punto passibile di essere trattato da vero e proprio nemico.