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Coronavirus, il virologo: "Picco a marzo. Può avere scala maggiore della Sars"

Il virologo Guan Yi: "L'epidemia sembra meno mortale, ma può raggiungere una scala 10 volte maggiore di quella della Sars"

"Non ho mai provato paura. Stavolta ho paura". A parlare è Guan Yy, un virologo cinese intervistato dal gruppo media di Pechino Caixin. Secondo Guan non abbiamo ancora visto il peggio. "L'epidemia di coronavirus potrebbe raggiungere 10 volte la scala dell'epidemia del 2003 della sindrome respiratoria acuta grave (Sars)", ha detto Guan Yi a Caixin. Guan ha contribuito a identificare il virus Sars, anch'esso appartenente alla famiglia dei coronavirus. Colpì più di 8000 persone e uccise 774. Il nuovo coronavirus, tuttavia, sembra essere molto meno mortale della SARS.

Il motivo per cui Guan pensa che questo focolaio potrebbe essere peggio della Sars è che le autorità cinesi avrebbero perso il "momento d'oro" per fermare la diffusione di questo coronavirus. "Le persone hanno iniziato i loro viaggi per il Capodanno cinese prima che la città di Wuhan, dove era iniziata l'epidemia, fosse bloccata". Secondo Guan, il periodo di incubazione del coronavirus è di circa otto giorni. Guan ha anche affermato che quando il mercato all'ingrosso dei frutti di mare di Huanan a Wuhan è stato ripulito, alcune prove critiche sono andate perse.

CORONAVIRUS, IL PICCO TRA MARZO E MAGGIO?

Un altro studioso, Yu Xiaohua, ha invece dichiarato al South China Morning Post che il culime dell'epidemia potrebbe arrivare a marzo, con effetti che potrebbero farsi sentire fino a inizio maggio. La sua previsione si basava su un modello matematico che utilizzava i dati dell'epidemia di Sars. Tuttavia, ha detto al 21st Century Business Herald, un giornale cinese, che le previsioni non tengono conto dei tentativi in ​​corso del governo di limitare la diffusione del virus, inclusa la quarantena di più città.

Virus Cina: studio, i portatori potrebbero non essere i serpenti

Potrebbero non essere i serpenti gli animali che trasportano il virus responsabile del focolaio virale che ha avuto origine in Cina nella città di Wuhan. Ne è convinto David Robertson dell'Università di Glasgow in Scozia che in un articolo apparso su un forum di discussione specializzato e riservato a medici e virologi, ha spiegato che nel genoma del virus "Non ci sono prove del coinvolgimento di serpenti".

L'agente patogeno responsabile dell'epidemia appartiene a una grande famiglia chiamata coronavirus, che comprende i virus che causano la sindrome respiratoria acuta grave (SARS) e la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS), oltre a quelli dietro al comune raffreddore. L'ultimo virus - attualmente noto come 2019-nCoV - è strettamente correlato alla SARS e ai virus correlati che circolano nei pipistrelli. Ma questi possono anche infettare altri animali che possono trasmettere il virus all'uomo. Molti scienziati sospettano che un animale sconosciuto che trasporta 2019-nCoV abbia diffuso il virus all'uomo in un mercato di frutti di mare e animali selvatici vivi a Wuhan, dove i primi casi sono stati documentati a dicembre. "L'ospite intermedio e' il pezzo mancante del puzzle: come sono state contagiate tutte queste persone?" Afferma Robertson su Nature. La teoria che fossero i serpenti i veicoli del virus era stata presentata ieri da un gruppo di ricercatori cinesi in un articolo pubblicato sul Journal of Medical Virology 1.

Robertson afferma che e' improbabile che 2019-nCoV abbia infettato qualsiasi ospite animale secondario abbastanza a lungo da alterare significativamente il suo genoma. "Ci vuole molto tempo perche' questo processo si svolga", afferma. Per Robertson i ricercatori cinesi avrebbero sbagliato a leggere i risultati delle analisi. "Sulla "carta serpente" - spiega nel forum - hanno correttamente rilevato che c'e' una ricombinazione nel set di dati ma poi sbagliano il punto di interruzione". Dubbi sulla teoria dei serpenti sono stati sollevati da altri ricercatori. "Non hanno prove che i serpenti possano essere infettati da questo nuovo coronavirus e fungere da ospite per esso", ha detto a Nature Paulo Eduardo Brandao, un virologo dell'Universita' di San Paolo che sta studiando se i coronavirus possono infettare i serpenti. "Non ci sono prove coerenti di coronavirus negli ospiti diversi da mammiferi e uccelli."Un mammifero e' il candidato piu' probabile, afferma Cui Jie, un virologo del Pasteur Institute di Shanghai, che faceva parte di un team che ha identificato virus legati alla SARS nei pipistrelli provenienti da una grotta nella provincia dello Yunnan nella Cina sudoccidentale nel 2017 2 . SARS e 2019-nCoV fanno parte di un sottogruppo di virus noto come betacoronavirus. Il lavoro sul campo sulla scia dell'epidemia di SARS del 2002-2003 ha trovato tali virus solo nei mammiferi, afferma Cui. "Chiaramente questo 2019-nCoV e' un virus dei mammiferi". 

Virus Cina: scienziato Utmb Texas,stiamo studiano vaccino

Gli scienziati della University of Texas Medical Branch (Utmb) di Galveston, negli Usa, stanno monitorando la diffusione del nuovo virus cinese e sono gia' al lavoro su un vaccino. "Abbiamo molta esperienza: abbiamo lavorato sulla Sars, l'Ebola, la Mers (Middle East Respiratory Syndrome)", ha detto in un'intervista all'AGI il professore Thomas Ksiazek dell'Utmb dove dirige l'High Containment Laboratory Operations. La sequenza genetica del virus di Wuhan e' stata pubblicata sul sito GeneBank, accessibile a tutti i ricercatori. "Il materiale su cui lavorare sta emergendo ora. Siamo nella fase iniziale. Si puo' cominciare con le sequenze ma per trovare il vaccino e' preferibile avere il virus autentico in laboratorio", ha spiegato Ksiazek, virologo tra i massimi esperti di Ebola.

Il primo caso del nuovo virus cinese negli Usa e' stato confermato il 21 gennaio a Seattle mentre si sospetta il contagio di uno studente della A&M, in Texas, ricoverato da mercoledi'. Sara' tenuto in isolamento fino all'esito dei test che vengono condotti direttamente dai Centers for Diseases Control e Prevention (Cdc) ad Atlanta. "Ci aspettiamo altri casi - ha dichiarato Ksiazek - per ora sembra che questo virus stia seguendo il tracciato della Sars. Certamente rispetto ai tempi della Sars la comunita' globale oggi e' piu' preparata ed e' scattata subito la sorveglianza, anche negli altri Paesi. Ma si trasmette da uomo a uomo e questo e' preoccupante". La Sars e' arrivava dagli zibetti, le Mers e' stata passata agli uomini dai dromedari e c'e' chi sostiene che questo nuovo virus sia partito dai serpenti. "E' una tesi basata puramente sulle sequenze. Non ci sono dati in grado di supportare che sia trasmessa dai serpenti", ha osservato Ksiazek. Quanto ai cinesi, che stanno mettendo in quarantena intere metropoli, "fanno quello che possono - ha commentato il professore della Utmb - stanno cercando di evitare quello che e' accaduto con l'epidemia della Sars" che tra il 2002 e il 2003 contagio' ottomila persone nel mondo e ne uccise 750. I tempi per ottenere questo nuovo vaccino "sono molto rapidi dal punto vista scientifico - ha detto Ksiazek - ma la fase regolatoria potrebbe richiedere qualche anno". Una volta sviluppato il nuovo vaccino, servono gli studi preclinici, dedicati alla valutazione di efficacia, qualita' e sicurezza, sviluppata mediante analisi "in vitro" (in provetta) e "in vivo" (su esseri viventi). Si passa poi agli studi clinici, sull'uomo, prima di sottoporre il vaccino alla pre-approvazione della Oms per poi passare alle autorita' nazionali competenti.