Esteri
Coronavirus, a Taiwan raccolti 2,8 milioni di euro di aiuti per l'Italia
I cittadini dell’Yilan, regione nel nordest di Taiwan, stanno sostenendo una raccolta fondi a favore dell’Italia che ha superato finora la cifra di 2,8 milioni di euro.
Le donazioni vengono raccolte tramite il Luodong St. Mary's Hospital e sono destinate ai sacerdoti camilliani (Ministri degli Infermi) che proprio in quell’ospedale, dopo la Seconda guerra mondiale, si erano traferiti per curare e assistere la popolazione di Taiwan. I camilliani hanno contribuito a costruire ospedali e cliniche nella contea di Yilan, dove dove sono rimasti per oltre mezzo secolo a offrire i loro servizi e il loro aiuto ai bisognosi.
Salvia Yu, direttrice delle relazioni pubbliche del St. Mary's Hospital ha spiegato che: "In passato, tutti hanno sempre saputo che il San Mary's Hospital, allora noto come 'Ospedale degli Stranieri', non faceva pagare i poveri. Oggi la maggior parte dei donatori sono residenti a Yilan che vogliono mostrare la loro gratitudine, e c'è stata molta emozione".
Padre Giuseppe Didone, dell'Ordine Camilliano, ha così commentato il gesto di solidarietà: "I sacerdoti italiani hanno aiutato sempre tutte queste persone. Cinquanta, sessant'anni fa erano molto poveri, avevano bisogno di tutto, così i sacerdoti portarono cibo e soldi dall'Italia per aiutare questa gente. Oggi l'Italia ha bisogno di aiuto, quindi queste persone vogliono restituire ciò che l'Italia ha portato loro".
I fondi raccolti saranno investiti nell'acquisto di attrezzature mediche essenziali, e si sommano agli aiuti già annunciati pochi giorni fa dalla presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, che ha destinato all’Italia una fornitura di 500mila mascherine, e a quelli già arrivati dalla comunità cattolica mobilitata dalla Nunziatura Apostolica di Taipei.