Esteri
Dalla guerra in Ucraina all'Africa, ecco cosa non torna nel racconto mediatico
Le guerre in corso nel mondo sono 59: quella in Ucraina è solo l’ultimo di un lungo elenco di conflitti e non sarebbe nemmeno la più importante
Allargando gli orizzonti, c’è il Sudan, dove la guerra ha assunto risvolti da tragedia biblica. In sintesi, la transizione democratica della nazione africana si è sgretolata a causa della rivalità tra i due generali che, incoraggiati da potenze straniere in competizione per il dominio sul paese e sulle sue risorse (soprattutto uranio e oro, e noi sappiamo a cosa serve l'uranio, vero?), li hanno fomentati, senza far troppa fatica, spingendoli allo scontro.
Lì manca tutto, cibo, acqua, medicine, e milioni di persone stanno cercando di lasciare il paese e non si può proprio dire ci sia la gara di solidarietà per ospitarli. Per non parlare dei sudanesi che per avere un visto hanno lasciato i loro passaporti presso sedi diplomatiche di varie nazioni e adesso sono senza, perché nel frattempo le ambasciate sono state evacuate e nessuno ha pensato di restituirglieli.
Secondo le Nazioni Unite, 75.000 persone sono già state sfollate e almeno 20.000 sono fuggite in Ciad, 4.000 in Sud Sudan e 3.500 in Etiopia. Inoltre, circa 6.000 persone, per lo più donne, sono fuggite dal Sudan verso la Repubblica Centrafricana. Si stima che possano essere fra 800mila e 1 milione le persone che lasceranno il paese nelle prossime settimane, oltre quelle che lo hanno già fatto.