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Esteri
Elezioni Francia: la sovranista, il comunista, il polemista e… i candidati

JEAN LASSALLE, IL CANDIDATO CHE VUOLE DIFENDERE LE CAMPAGNE

Uno sciopero della fame nel 2006 per protesta contro la delocalizzazione di una fabbrica, ma anche una marcia di 6.000 chilometri per incontrare i francesi nel 2013. Jean Lassalle, 66 anni, candidato alle presidenziali francesi del prossimo aprile con il partito Resistons!, ha una carriera di lungo corso nelle istituzioni ed e' noto per i metodi politici alternativi ed i molti interventi critici all'Assemblea nazionale, dove ricopre il ruolo di deputato dal 2002. Distaccatosi dai centristi di MoDem nel 2016, per lui e' la seconda corsa corsa all'Eliseo, dopo quella del 2017.

I sondaggi sulle intenzioni di voto lo danno allo 0,5 per cento per il primo turno. Lassalle dedica una parte importante del suo programma alla riforma delle istituzioni. In particolare, vorrebbe dare la possibilita' ai francesi di decidere attraverso referendum sulla durata del mandato presidenziale e di quello parlamentare. Per i giovani, Lassalle prevede di mettere a disposizione un prestito statale a tasso zero di 20.000 euro dedicato agli studenti. Il candidato di Resistons vorrebbe inoltre affrontare la crisi energetica abbassando l'imposta sul valore aggiunto relativa agli idrocarburi dal 20 al 5,5 per cento e calmierando il prezzo di acqua ed elettricita'. Dopo l'inizio dell'invasione ucraina da parte della Russia e l'inizio delle discussioni sulle politiche di difesa, Lassalle ha chiesto l'uscita della Francia dalla Nato. 

NICOLAS DUPONT AIGNAN, UN SOVRANISTA IN CORSA PER L'ELISEO

Figlio di uno dei primi aviatori della prima Prima guerra mondiale, Nicolas Dupont Aignan, 61 anni e in corsa per l'Eliseo con Debout La France, ha cominciato il suo corso politico nelle formazioni della destra tradizionale, prima di fondare nel 2007 il proprio partito. Sovranista ed euroscettico, la sua prima candidatura alle presidenziali risale al 2012. Nel 2017 al primo turno ha raccolto il 4,7 per cento dei consensi e ha chiamato i suoi elettori a votare per Marine Le Pen al ballottaggio con Emmanuel Macron. Quell'alleanza poi si e' rotta e oggi Dupont Aignan e' dato nei sondaggi all'1,5 per cento. Il suo programma prevede una revisione delle istituzioni, in particolare il ritorno a un mandato presidenziale di sette anni, ma con la possibilita' di revoca alla meta' attraverso un referendum d'iniziativa cittadina.

In campo internazionale, invece, il leader di Debout La France vorrebbe rimpiazzare l'Unione europea con una "comunita' delle nazioni libere" che possa agire solamente nei settori ad essa delegati dagli Stati membri e solo dopo un voto all'unanimita'; allo stesso tempo desidera la fine degli accordi di Schengen e la ripresa del controllo delle frontiere nazionali. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, il candidato sovranista si e' schierato anche per l'uscita della Francia dalla Nato.

 

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