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Floyd, per autopsia no strangolamento. Famiglia non si fida. Usa,caos proteste

USA: SPARI A DETROIT IN SCONTRI PER GEORGE FLOYD, MORTO UN 19ENNE. OAKLAND: UN AGENTE UCCISO

Floyd: un agente della sicurezza federale ucciso a Oakland

Un agente del Servizio di protezione federale di Oaklanda, in California, e' stato ucciso e un altro e' rimasto ferito a colpi d'arma da fuoco nelle proteste per la morte di George Floyd. Lo riporta la Cnn. Almeno 7.500 persone sono scese nelle strade della citta' per manifestare, ha riferito il dipartimento di polizia di Oakland alla Cnn. "Due agenti dei Servizi di protezione federale di stanza all'edificio federale di Oakland Down Town hanno subito ferite da arma da fuoco. Sfortunatamente, uno non ce l'ha fatta", ha detto il dipartimento di polizia. Il servizio federale di protezione, che rientra nel dipartimento di sicurezza nazionale, fornisce servizi di sicurezza e di contrasto presso le strutture del governo degli Stati Uniti. 

Usa: Floyd, per autopsia no strangolamento. Famiglia non si fida

L'autopsia su George Floyd ha accertato che "non ci sono elementi fisici che supportano una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento" sull'afroamericano morto a Minneapolis dopo che un agente bianco gli ha tenuto un ginocchio sul collo per 8 minuti e 53 secondi mentre era a terra. Secondo il referto, riportato dai media americani, "gli effetti combinati dell'essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo hanno probabilmente contribuito alla sua morte". Ma la famiglia di Floyd, vuole una autopsia indipendente dopo che quella del coroner della contea di Heppepin ha escluso asfissia traumatica e strangolamento. Lo rende noto il suo avvocato, secondo il quale i familiari di Floyd non si fidano delle autorita' di Minneapolis.

Usa: un morto a Detroit negli scontri per George Floyd

Un ragazzo di 19 anni è morto e una quarantina di persone sono state arrestate, e' il primo bilancio di una notte di scontri a Detroit. Il capo della polizia, James Craig, ha ocnfermato al Detroit News l'uccisione di un ragazzo di 19 anni ucciso vicino a un grande raduno di manifestanti a Cadillac Square. La sparatoria e' avvenuta quando qualcuno in una Dodge Durango grigia ha sparato in mezzo alla folla, colpendo il diciannovenne, secondo la polizia. L'assassino e' fuggito dalla scena del crimine; la vittima e' stata trasportata all'ospedale, dove e' stata dichiarata morta. La polizia ha detto che le circostanze della sparatoria sono sotto inchiesta.

USA: MINNEAPOLIS, ANCORA UNA NOTTE DI PROTESTE NONOSTANTE IL COPRIFUOCO

Ancora una notte di proteste a Minneapolis, nonostante l'arresto, ieri sera, dell'agente di polizia che nei giorni scorsi ha provocato la morte di George Floyd, che ha soffocato tenendo premuto il ginocchio sul collo per nove minuti. Centinaia di persone sono scese in strada nonostante gli appelli della polizia e delle autorità a restare a casa dopo la decisione di imporre il coprifuoco a partire dalle 20 di ieri sera. "Chiedo ai residenti di rispettare il coprifuoco e di andare a casa immediatamente - ha scritto in un tweet il governatore del Minnesota, Tim Walz - Gli agenti devono rispondere alle emergenze, ripristinare l'ordine e garantire la sicurezza degli abitanti del Minnesota". 

USA: PROTESTE AD ATLANTA, DIMOSTRANTI ATTACCANO SEDE CNN

Proteste anche ad Atlanta, in Georgia, per la morte di George Floyd, l'afroamericano morto soffocato da un agente di polizia a Minneapolis, dove da tre giorni sono in corso violenti scontri. Manifestanti nella notte hanno attaccato il quartier generale della Cnn ad Atlanta, lanciando oggetti contro gli agenti di polizia disposti all'ingresso della sede dell'emittente.

USA: MORTE GEORGE FLOYD, PROTESTA SI ALLARGA A TUTTA L'AMERICA

A Los Angeles la polizia ha dichiarato illegale il blocco sull'autostrada intimando alla folla di disperdersi, negli scontri rende noto la Lapd sono rimasti feriti due agenti. Proteste anche a Dallas, dove una folla di dimostranti di è riunita di fronte al quartier generale della polizia della città texana. Il sindaco, Eric Johnson, in un tweet ha detto di "comprendere la rabbia e condividere il dolore" per quello che è successo a Minneapolis che è "inaccettabile". "Ma per favore rimanete pacifici", ha concluso il democratico afroamericano. Anche il sindaco di Denver, Michael Hancock, ha condannato "le non necessarie, insensate, distruttive" violenza che si sono avute nella capitale del Colorado. "Ancora una volta le violenze di pochi oscurano le legittime richieste di giustizia". Portland, in Oregon, è tra le oltre 20 città americane dove si sta protestando, con la polizia locale che ha dichiarato lo stato di rivolta ed ordinato ai dimostranti di disperdersi