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Georgia nel caos dopo l'esito delle elezioni "truccate": la presidente chiede di annullare il voto

di Redazione Esteri

La presidente filo-occidentale Zurabishvili ha definito il voto illegittimo accusando la Russia di interferenza, ora chiede che la Corte costituzionale annulli i risultati delle elezioni

Georgia, proteste e arresti: verso la revoca del voto

La Georgia rischia di sprofondare nel caos, dopo che la presidente Salome Zurabishvili ha chiesto alla corte costituzionale di annullare il risultato delle elezioni parlamentari del mese scorso e la polizia di Tbilisi ha represso una protesta contro un voto che l'opposizione filo-occidentale ha denunciato come truccato. L'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno chiesto un'indagine sulle "irregolarità" durante le elezioni del 26 ottobre vinte dal partito di governo 'Sogno Georgiano'.

La presidente filo-occidentale Zurabishvili, che è in disaccordo con il partito, ha definito il voto illegittimo e ha accusato la Russia di interferenza e oggi ha chiesto che la Corte costituzionale annulli i risultati "per diffuse violazioni dell'universalità del voto e della segretezza delle schede". I partiti di opposizione filo-occidentali hanno rifiutato di riconoscere il risultato delle elezioni o di entrare nel parlamento appena eletto, che ritengono "illegittimo". Zurabishvili si è unita alle richieste dell'opposizione per un nuovo voto e si è rifiutata di emettere un decreto per convocare il nuovo parlamento. Il primo ministro Irakli Kobakhidze, espressione di Sogno Georgiano, insiste che le elezioni sono state libere ed eque e ha annunciato la riunione del parlamento anche senza una convocazione presidenziale, cosa impossibile finché la corte costituzionale non emetterà la sua sentenza, ossia entro un mese.

Dal giorno del voto decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Tbilisi per protestare contro le presunte frodi elettorali e questa mattina, la polizia ha disperso con la violenza un sit-in fuori dall'Università statale della capitale, dove decine di dimostranti avevano eretto delle tende, bloccando il traffico su una delle strade principali. Giornalisti e dimostranti sono stati picchiati e trascinati via dalla polizia, ma la manifestazione è continuata fino al pomeriggio. Il ministero degli Interni ha riferito che 16 persone sono state arrestate per "disobbedienza alla polizia", e tre sono state già rilasciate.

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Secondo il leader del partito di opposizione Akhali, Nika Gvaramia, i membri del suo movimento "sono stati picchiati e arrestati". Il ministero degli Interni aveva esortato i dimostranti a disperdersi, affermando che "la libertà di riunione e di espressione non include il diritto di interrompere deliberatamente il traffico stradale". L'opposizione ha annunciato una nuova manifestazione di massa per quando la nuova legislatura terrà la sua prima sessione e il capo della politica estera dell'Ue Josep Borrell ha fatto sapere che "invierà una missione in Georgia per esaminare la regolarità delle elezioni".