Esteri
Giordania, urne disertate e incidenti: si dimette il ministro degli interni
I risultati di queste elezioni parlamentare vedono attribuiti meno seggi a donne e opposizione
Bassa affluenza alle elezioni appena svoltesi in Giordania per l’elezione dei 130 membri del parlamento. Degli oltre 4,5 milioni di aventi diritto, si sono recati alle urne solo meno del 30%, 1,38 milioni, mentre alle ultime elezioni politiche del 2016 la percentuale di votanti era stata del 36%. Secondo i dati forniti dal presidente della Commissione elettorale indipendente Khaled al-Kalaldeh in una conferenza stampa tenutasi giovedì, solo i 15 seggi riservati sono andati a donne, mentre il parlamento uscente ne contava 20 e il Fronte d'azione islamico, il braccio politico dei Fratelli Musulmani e la più grande fazione di opposizione, ha dimezzato la sua presenza, passando a 8 seggi.
Il Parlamento ha un'autorità limitata in Giordania, dove il re ha ampi poteri di governare per decreto, ma è un’importante piattaforma di espressione per l'opposizione.
Durante i festeggiamenti per i risultati del voto, si sono verificati incidenti e spari di colpi di arma da fuoco, per cui sono state arrestate circa 300 persone. L'agenzia di stampa Petra ha riferito che, a causa di ciò, il ministro degli interni Tawfik Halalmeh ha rassegnato le dimissioni, accolte dal primo ministro Bisher Khasawneh.