Esteri
Grazia a Zaki, il ruolo di Eni: "Paesi in cui se dai ricevi". Il fattore gas
Ecco cosa c'è dietro alla decisione del presidente egiziano Al Sisi
Il braccio "operativo" della politica estera italiana è anche l’Eni, che - riporta Open - nel Paese è presente dal 1954, dove opera attraverso la controllata IEOC, principale produttore del Paese con una produzione stimata di circa 350.000 barili di olio equivalente al giorno. A gennaio, proprio alla vigilia della prima visita di Tajani, la società del cane a sei zampe ha annunciato con grande soddisfazione la scoperta di un nuovo giacimento di gas, nella concessione "Nargis Offshore Area", nel Mar Mediterraneo orientale, al largo dell’Egitto. E a maggio l’ad di Eni Descalzi sembrò quasi prefigurare l’esito positivo della vicenda-Zaki, quando appena riconfermato alla guida del colosso di Eni pronunciò queste parole alla convention di Forza Italia: "L’Egitto ci ha aiutato rinunciando ai suoi carichi quest’estate per mandarli in Italia per riempire gli stoccaggi. Questi sono Paesi che se dai ricevi".