Esteri
Guerra, Carlo Rossella: "Io sto con Putin e ora è incazz... Colpa degli Usa"
Il giornalista, ex direttore del Tg5: "Mai una critica verso gli americani, loro possono sempre fare quello che vogliono. Dovevano ascoltarlo, ora è tardi"
Guerra, Carlo Rossella: "Gli americani dovevano ascoltare Putin"
La guerra in Ucraina prosegue e ormai Putin sta per conquistare la capitale Kiev. Gli Stati Uniti e l'Europa minacciano sanzioni ma non hanno intenzione di intervenire militarmente, almeno per il momento. In Italia c'è anche chi va controcorrente e appoggia senza esitazioni l'azione della Russia. "Forza Putin! I russi, ma anche molti italiani sono con te". Parola - si legge sul Fatto Quotidiano - di Carlo Rossella, giornalista ed ex direttore del Tg5, oggi tra l’altro collaboratore del Foglio su cui cura la rubrica Alta società. È in quel riquadrino che due giorni fa Rossella ha incitato il presidente russo ad andare avanti, forte del sostegno del suo popolo ma pure di tanti italiani di buona volontà. Rossella assicura "Non mi sono pentito. Bisogna mettersi nella sua testa, la Russia è un Paese che si sente dentro un clima da guerra fredda. E Putin questo sentimento lo sente in maniera particolare, vuole un ritorno alla grande nazione sovietica".
"Dico - prosegue Carlo Rossella al Fatto - che bisogna comprendere cosa pensa e il motivo della sua incazzatura. Credo che nei confronti di Putin ci sia un odio esagerato anche in Italia, provocato soprattutto dagli americani. Ecco, chiediamoci perché gli americani fanno tutto quello che gli pare e in Italia nessuno si permette mai di dire nulla contro di loro. Oggi è complicato cercare una strada diplomatica. Ma in passato si poteva fare molto di più per evitare che si arrivasse fin qua e invece non si è mai provato a trovare un’intesa con Putin neanche quando aveva posto le condizioni per farlo".
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