Esteri

Guerra Ucraina, le mire espansionistiche di Putin e Xi Jinping sull'Occidente

Di Massimo Falcioni

Per il Cremlino l’Europa è un campo aperto, senza l’appoggio Usa, una facile preda. Kiev è - solo - il primo boccone

Guerra Ucraina, l'Europa nel mirino delle potenze Russia e Cina

Per il Cremlino l’Europa è un campo aperto, senza l’appoggio Usa, una facile preda. Ecco perché per Putin l’Europa deve recidere i legami con gli Usa e anche con la Chiesa di Roma. L’Ucraina è il primo boccone, l’Est Europa il passo successivo e il resto dell’Europa protettorato di Mosca. L’obiettivo non è solo politico-ideologico: “l’Occidente è marcio, la Chiesa cattolica è marcia ed eretica: spetta a noi salvare l’Occidente e la stessa Chiesa cattolica facendosi diventare tutti ortodossi e tutti sotto il Rais di Mosca. Qui siamo. Ecco perché Putin non può averla vinta in Ucraina.

E qui si inserisce la Cina, teoricamente super partes ma di fatto anti Usa e anti Occidente. Il rieletto presidente all’unanimità Xi Jinping osserva e si prepara a tirare la rete con dentro anche la Russia, considerata in affanno non solo economicamente, e soprattutto con dentro l’Occidente, Usa in testa. Il piano di Pace presentato all’Onu dalla Cina è solo un diversivo: di fatto Pechino vuole diventare il “burattinaio” del mondo, tirando ovunque le fila. Oggi  la Cina sostiene la Russia in difficoltà ma lo fa nella logica di “padrone del vapore”, con Putin subalterno. Ecco quanto oggi pesa nel mondo la guerra in Ucraina. L’Italia, l’Europa, l’Occidente possono pensare di abbandonare gli ucraini al loro destino sapendo che poi l’orso russo e il drago cinese si rivolgeranno a loro?

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