Esteri
Guinea, ancora scontri dopo le elezioni: almeno 9 morti tra i manifestanti
Continuano le proteste nella capitale Conakry: il presidente Condè ha invitato alla calma dichiarandosi, in caso di vittoria, aperto al dialogo con tutti
È ancora caos in Guinea, dove almeno nove persone sono rimaste uccise durante gli scontri tra forze dell'ordine e sostenitori dell'opposizione che protestavano contro i primi risultati delle elezioni che darebbero il presidente uscente Condè in testa.
I primi seggi scrutinati dalla Commissione elettorale guineana indicano il presidente uscente, l'82enne Alpha Condè, vicino alla vittoria ma il principale candidato dell'opposizione, Cellou Dalein Diallo, dell'Union des forces democratiques de Guinee (Ufdg), aveva denunciato brogli autoproclamandosi vincitore delle elezioni già lunedì scorso.
Alcuni sostenitori di Diallo hanno incendiato delle barricate in alcuni quartieri della capitale Conakry, come riporta l’agenzia Dire, in particolare nel distretto periferico di Wanidara e lungo il tratto urbano della superstrada Le Prince, in una zona ritenuta roccaforte delle opposizioni. Il bilancio degli scontri diffuso dal governo è di nove morti, tra i quali almeno sei manifestanti uccisi da colpi di arma da fuoco e un poliziotto ucciso dalla folla. Secondo l'Ufdg, invece, le vittime sono state almeno 16.
Cellou Dalein Diallo
Condè ha intanto invitato "alla calma" i cittadini guineani dichiarandosi, in caso di vittoria, "aperto al dialogo e a lavorare con tutti i guineani". Queste elezioni si erano tenute dopo mesi di tensioni, con le opposizioni che accusano il presidente Condè di aver modificato la Costituzione per poter concorrere a un terzo mandato.