Esteri

Israele bombarda il palazzo della stampa internazionale e delle televisioni

Il palazzo, sede anche di Al Jazeera, era stato evacuato. Parla il papà dei bambini uccisi a Gaza: "Disarmati e vestiti a festa"

"Terra Santa, una violenza inaudita"

Da quando sono iniziati gli scontri a Gerusalemme, alla porta di Damasco e alla spianata delle moschee, la protesta e la violenza si sono scatenate, tra la popolazione, sino ad avere piu' di 200 focolai di rivolta tra citta' e villaggi in tutto il Paese. Stiamo assistendo, inermi, ad una violenza uomo contro uomo inaudita, una violenza che sta esplodendo con tutta la rabbia da entrambi le parti, giovani israeliani e giovani arabi, forse ereditata dal grande fallimento delle risoluzioni applicate nel 1967 e dall'indifferenza della comunita' internazionale di trovare una soluzione per il conflitto tra Israele e Palestina, che sembra ormai arrivato ad un tragico bivio: siamo sull'orlo di una guerra civile". Lo dice fr. Ibrahim Faltas, sacerdote francescano della Custodia di Terra Santa, attraverso i canali social rianciati dal Sir. Ad Haifa, Nazareth, Ramle, Lod, Cana, Askelon Tel Aviv, in Israele, a Nablus, Bethlemme, Jenin, Betania, Hebron, in Palestina, e in tante altre citta', denuncia fr. Faltas, "e' scoppiata una vera guerriglia, un inferno! Auto bruciate, linciaggi, incendi alle abitazioni, alle sinagoghe, ai luoghi di culto, il lancio di sassi sulle auto di passaggio, causando molti morti e feriti gravi. Una vera guerra di violenza tra coloni ebrei e arabi israeliani, nelle citta' israeliane, e lo stesso avviene nelle zone occupate della Cisgiordania. La strada e' diventata il teatro di una guerra a colpi di bastoni e di sassi".

Cosi' "la gente ha paura a uscire di casa, per timore di subire violenze, perche' se sei arabo, o se sei ebreo, rischi anche di morire! Non e' una guerra solo tra Israele e Hamas, come e' stato nelle precedenti Intifada tra Israele e Cisgiordania, dove le parti possono decidere di cessare il fuoco e trovare un accordo". Qui, l'analisi del francescano, "siamo di fronte a una popolazione inferocita, da entrambi le parti, che sta cercando di farsi giustizia da sola e dove non c'e' nessun interlocutore". Di qui l'appello a tutti i capi di stato "di invitare a far cessare il fuoco tra Hamas e Israele e di intervenire con rapidita' a riportare l'ordine nelle strade e nella popolazione ormai sfiduciata da lunghi anni di conflitto. La violenza genera violenza, tutti dobbiamo fermarla".