Esteri

Israele, Lieberman pronto a governare con Gantz: scacco matto a Netanyahu?

Avigdor Lieberman non esclude di partecipare ad un futuro governo israeliano con la sinistra e il partito centrista Blu e Bianco di Benny Gantz

Avigdor Lieberman non esclude di partecipare ad un futuro governo israeliano con la sinistra e il partito centrista Blu e Bianco di Benny Gantz. Il 2 marzo Israele va alle urne per una terza volta in un anno e la disponibilità del leader del partito laico nazionalista Yisrael Beitenou apre potenzialmente nuovi scenari per la formazione di un esecutivo. Lieberman era finora sostenitore di un governo di unità nazionale fra Blu e Bianco e il partito Likud del primo ministro Benyamin Netanyahu. Questa ipotesi è però già naufragata dopo le elezioni di settembre, scontrandosi contro lo scoglio del ruolo di "Bibi". Gantz non vuole infatti governare con un leader politico incriminato per corruzione come Netanyahu, ma questi rifiuta di fare un passo indietro.

"E' chiaro che un governo di unità nazionale non verrà formato, non è successo le altre due volte", ha detto Lieberman alla radio dell'Esercito, rilanciato da Times of Israel. L'ex ministro della Difesa ha poi ricordato di aver partecipato in passato anche ad un governo dove sedeva l'attuale leader laburista Amir Peretz. Secondo i sondaggi, Yisrael Beitenou dovrebbe mantenere i suoi otto deputati sui 120 della Knesset, un numero che potrebbe fare di lui un potenziale "kingmaker" del nuovo governo. Il suo partito, sostenuto in gran parte dagli israeliani provenienti dall'ex Urss, condivide la visione laica dei rapporti fra stato e religione con la lista di sinistra che unisce Laburisti, Gesher e Meretz. C'è però un netto contrasto sulle questioni della sicurezza e i rapporti con i palestinesi.

Lieberman ha rotto con Netanyahu sulla questione della leva militare per gli ultraortodossi, una questione molto sentita fra gli israeliani laici, stufi che siano solo i loro figli a combattere come soldati. Fu questa questione a impedire la formazione di un nuovo governo lo scorso aprile. Il primo ministro israeliano rimane per ora saldamente alleato con i due partiti religiosi Shas e Giudaismo unito nella Torah, oltre che con la lista unita di destra Yamina. Non è chiaro se la disponibilità di Lieberman ad un governo assieme a Blu e Bianco e la lista di sinistra sarà sufficiente per la formazione di un esecutivo senza il Likud. A complicare i calcoli vi è anche la lista Araba Unita, il partito degli arabo israeliani, arrivato terzo in settembre con 13 seggi e di fatto escluso da ogni futuro accordo.