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Esteri
Israele, notte di bombe sul Libano: frustrazione Usa per il no alla tregua di Netanyahu

Benjamin Netanyahu

Notte di bombe sul Libano, muore famiglia 9 persone

Israele ha bombardato nuovamente la notte scorsa fino all'alba il Libano orientale e meridionale: secondo quanto riporta l'agenzia libanese ANN, fra le vittime c'e' un'intera famiglia di 9 persone, tutte morte nell'attacco contro la casa in cui vivevano a Chebaa.

Nella regione meridionale del Paese, la piu' colpita dall'intensa campagna di bombardamenti in corso da lunedi', gli attentatori israeliani hanno "intensificato" i loro attacchi da mezzanotte fino alle prime ore del mattino e hanno causato, secondo i media statali, un numero imprecisato di "morti e feriti". Intanto continua la fuga degli sfollati verso aree piu' sicure, come la capitale Beirut, mentre le squadre e le organizzazioni della Protezione Civile lavorano per rimuovere i detriti che si sono accumulati sulle strade, e quindi facilitare il passaggio della popolazione colpita. Attacchi limitati si sono verificati nelle ultime ore anche nella valle orientale della Bekaa, in particolare a Douris e Iaat, ha confermato l'ANN. 

Nella notte, l'ufficio del primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha rilasciato una dichiarazione su X in merito ai "resoconti errati" sull'iniziativa di cessate il fuoco guidata dagli Usa. 'È importante chiarire che, all'inizio di questa settimana, gli Stati Uniti hanno informato Israele della loro intenzione di proporre, insieme ad altri partner internazionali e regionali, una proposta di cessate il fuoco in Libano. Israele condivide gli obiettivi dell'iniziativa, volti a consentire alle persone di tornare in sicurezza nelle proprie case lungo il confine settentrionale ed apprezza gli sforzi degli Usa in questo senso". A questo presa di posizione, però, è seguita una marcia indietro da parte del leader israeliano. 

LEGGI ANCHE: Israele, le bombe sul Libano premiano Netanyahu che cresce nei sondaggi

Netanyahu oggi a Onu dopo frustrazione Usa per no a tregua 

Attesa per il discorso all'Assemblea Generale dell'Onu del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che interviene dopo i forti malumori suscitati alla Casa Bianca dalla sua marcia indietro sulla proposta di tregua con Hezbollah presentata da Usa e Francia. Come ha sottolineato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, il piano era stato "coordinato" con il leader israeliano che tuttavia, una volta divenuta pubblico, ne ha preso le distanze, rifiutandolo.

La mossa di Netanyahu ha indispettito e frustrato l'amministrazione Biden: gli Stati Uniti "avevano tutte le ragioni per credere che gli israeliani fossero pienamente informati e pienamente consapevoli di ogni parola" della dichiarazione. "Non lo avremmo fatto se non avessimo creduto che sarebbe stata accolta con la serieta' con cui e' stata composta", ha affermato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby. La marcia indietro del leader israeliano "distrugge cio' che resta delle relazioni con l'amministrazione Biden", ha sostenuto una fonte anonima alla tv Channel 12. Da New York, Netanyahu ha tentato di correre ai ripari, con una nota per "chiarire alcuni punti" dopo le "molte false dichiarazioni sull'iniziativa di cessate il fuoco guidata dagli Stati Uniti".

L'ufficio del premier ha ammesso che Washington aveva "condiviso con Israele l'intenzione di presentare, insieme ad altri partner internazionali e regionali, una proposta di cessate il fuoco in Libano". "Israele condivide gli obiettivi dell'iniziativa" e "apprezza gli sforzi degli Stati Uniti in questo senso perche' il ruolo Usa e' indispensabile per promuovere la stabilita' e la sicurezza nella regione", si legge nella dichiarazione, che ha riferito di un "incontro tra i team" ieri e altri ce ne saranno "nei prossimi giorni".

Sirene d'allarme per missile da Yemen, intercettato

Le sirene a tel Aviv e in città del centro di Israele sono seguite al lancio di un missile dallo Yemen. A comunicarlo l'Idf che ha precisato che il missile "è stato intercettato con successo dal sistema di difesa aerea Arrow". "Si sono sentite sirene ed esplosioni in seguito all'intercettazione e alla caduta di schegge", ha puntualizzato l'esercito israeliano.  Le sirene hanno ripreso a suonare a Tiberiade, citta' nel nord di Israele. Lo fanno sapere le forze di difesa israeliane (Idf). 

Sono 700, secondo AlJazeera, i morti provocati dagli attacchi israeliani sul Libano a partire da lunedi' scorso. La stima e' riportata nel titolo di apertura della versione online della rete televisiva qatarina.
 






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