G20: la Germania non ha le carte in regola per attaccare gli Usa
Angela Merkel accusa di protezionismo gli Usa ma in realtà è lei a farlo
Angela Merkel ritiene di essere la vera Regina d’Europa e solo gli scolari del liceo credono alla favoletta della rotazione della Presidenza di turno della Ue. Si sa che comanda solo e sempre la Germania e si sa che lo fa a motivo della sua potenza economica.
Dunque la Merkel trae legittimazione da questa posizione di forza per fare politica e nome e per conto dell’intera Europa che pensa di rappresentare e gli altri attori internazionali la stanno ad ascoltare perché sono dominati anch’essi dalla real politik.
Il Presidente Usa Donald Trump quindi ritiene che il capo della Ue sia la Merkel e come tale tratta le sue posizioni.
I recenti attacchi della Merkel al Presidente Usa al vertice del G20 indeboliscono l’intera Unione Europea compresa l’Italia.
Ma questo comportamento non è corretto per almeno due motivi.
Il primo perché - come detto - la Merkel non rappresenta formalmente la Ue e poi perché ci danneggia senza consultarsi con gli altri membri della Unione.
Invece, nel merito, la Germania (e l’Europa) è colpevole delle stesse cose di cui accusa gli Usa solo che Trump per ora “parla” solamente di protezionismo mentre la Germania, di fatto, lo sta attuando con politiche di tipo mercantilistico con un avanzo di saldi in beni e servizi di 300 milioni di euro (l’area euro di 400 milioni).
In pratica gli Usa creano domanda e la Germania e l’Ue la distruggono, come fa notare correttamente oggi Federico Fubini sul Corriere della Sera.
La Germania, fatto salvo naturalmente che si tratta ora di una democrazia, sembra aver raggiunto con la politica quello che non riuscì a fare lo scorso secolo con le guerre e questo non è un buon viatico per il futuro.