Esteri

Libano, attacco hacker di Israele: esplodono i cercapersone dei militanti di Hezbollah

di Redazione

Mille feriti, di cui cinque in condizioni gravi. Netanyahu prende le distanze da chi allude che Israele sia dietro all'attacco

Libano: esplodono ricetrasmittenti, decine di Hezbollah feriti

Il primo ministro, Najib Mikati, e gli altri ministri libanesi sono stati informati durante una riunione di governo degli "incidenti di sicurezza" avvenuti in diverse aree del Paese, dove in simultanea sono esplosi i pager di numerosi presunti militanti di Hezbollah. Secondo i media locali, il primo ministro ha chiesto al ministro della Sanità, Firas Abiad, di lasciare la riunione e di mobilitare tutte le risorse del ministero per curare i feriti negli ospedali.

E' di mille feriti, di cui cinque in condizioni gravi, il bilancio di un attacco hacker attribuito a Israele che ha fatto esplodere i cercapersone di numerosi presunti militanti di Hezbollah in Libano. Lo ha riferito l'emittente libanese Nbn, precisando che al momento non si hanno notizie di morti.

Ferito ambasciatore iraniano a Beirut

L'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, è tra le numerose persone rimaste ferite nell'esplosione dei cercapersone attribuita a un attacco israeliano e avvenuta in diverse parti non solo del Paese dei cedri, ma anche in Siria. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Mehr, che cita non meglio precisati "media" e parla di "notizia non confermata".

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Ufficio Netanyahu prende distanze: "Da mesi Luk non è più portavoce del premier"

L'ufficio di Benjamin Netanyahu prende le distanze dalle dichiarazioni di uno stretto alleato, e fino a poco tempo fa portavoce, del premier che in un post su X, poi cancellato, allude al fatto che Israele sia dietro a quello che appare come l'attacco coordinato che ha fatto esplodere i cerca persone di Hezbollah in Libano, ferendo mille persone.

A commento del post di X in cui si affermava che Netanyahu non avrebbe preso nessuna iniziativa importante in Libano prima del suo viaggio a New York la prossima settimana, Topaz Luk ha scritto che "questo non è durato molto". Poi però ha cancellato il commento. Poi è arrivata la precisazione dell'ufficio di Netanyahu : "Topaz Luk da alcuni mesi non è portavoce del primo ministro e non è coinvolto del più ristretto cerchio delle discussioni".

Luk aveva commentato un post di un giornalista, Haim Levinson, che sosteneva che Netanyahu non avrebbe ordinato nessun attacco in Libano prima della sua missione a New York per l'Assemblea Generale dell'Onu. La sua frase riguardo al fatto che questo argomento "non fosse durato molto" è stata quindi da più parte interpretata come un'allusione al fatto che l'attacco sia stato condotto da Israele.

Secondo Times of Israel l'ufficio di Netanyahu non solo ha preso le distanze da Luk ma avrebbe anche ordinato a tutti i membri della coalizione di non rilasciare per il momento dichiarazioni a riguardo.

Morta una bambina di 10 anni 

Una bambina di 10 anni è stata uccisa in Libano dopo l'esplosione di un cercapersone: lo afferma una fonte vicina a Hezbollah.