Esteri

Tsipras perde ancora, alle amministrative vince il partito "Nuova democrazia"

Grecia, elezioni amministrative: altra sconfitta per Tsipras. Vince il partito di destra "Nuova democrazia"

Nuova Democrazia (Nd), il partito di centrodestra greco,​ ha nettamente conquistato le poltrone di 'primo cittadino' ad Atene e Salonicco, così come la quasi totalita' delle regioni greche, confermando così la vittoria alle europee dinanzi alla sinistra del premier Alexis Tsipras. I dati sono ancora parziali, ma i buoni risultati ottenuti da Nd danno un grande vantaggio ai conservatori, alla vigilia delle elezioni politiche anticipate che si terranno il 7 luglio. Ad Atene, Costas Bakoyannis, 41, ex governatore della regione centrale del Paese, ha vinto con il 65% dei voti contro il suo rivale sinistra Nassos Iliopoulos (quando sono stati scrutinati più della metà dei seggi). 

Costas Bakoyannis, esponente della terza generazione di una delle più note famiglie politiche della destra greca, è figlio di Dora Bakoyannis, la prima donna eletta sindaco di Atene nel 2003; è anche il nipote dell'ex primo ministro Constantin Mitsotakis (1990-1993) e il nipote del leader attuale di Nuova Democrazia, Kyriakos Mitsotakis, il principale rivale di Alexis Tsipras alle prossime elezioni legislative. "Oggi Atene non cambia solo il sindaco, la città cambia epoca", ha detto Costas Bakoyannis dopo aver votato domenica pomeriggio. Bakoyannis, che ha fatto un appello "all'unità" di tutti gli ateniesi per "cambiare" la città, sostituisce il sindaco uscente Giorgos Kaminis, di centro-sinistra, che ha vinto due mandati consecutivi a partire dall'inizio della crisi nel 2010. "Il popolo greco ha inviato per la seconda volta un messaggio di cambiamento politico, la loro fiducia in Kyriakos Mitsotakis", ha aggiunto la madre, Dora Bakoyannis, andata a congratularsi con il figlio.

I candidati sostenuti da ND hanno vinto undici delle tredici regioni del Paese, secondo risultati ancora parziali, tra cui l'Attica, la più grande regione del Paese, l'area che circonda Atene, dove la sinistra, dalle ultime elezioni del 2014, la faceva da padrone. In Grecia le elezioni europee erano stato un bagno di sangue per il premier della sinistra radicale Tsipras: il suo partito Syriza ha ottenuto il 23,85% (6 seggi), molto staccato da  Nuova Democrazia che ha portato a casa il 33,27% dei voti (9 seggi); e Tsipras ha perso non solo le elezioni europee, ma anche quelle amministrative e regionali concomitanti nel giorno del voto di fine maggio. A urne chiuse dopo la sconfitta, dunque, il premier, che ha traghettato il Paese fuori da una durissima crisi, aveva subito annunciato elezioni anticipate.