Esteri
Ucraina, Mosca cambia il generale: arriva Dvornikov, veterano guerra in Siria

Nel 1991 si diploma all'Accademia Militare Frunze, dopo di che serve nel Gruppo delle forze occidentali come vice, e dal 1992 al 1994, comanda la 154 brigata omsb di Berlino. Dal 2000 al 2003 presta servizio nel distretto militare del Caucaso settentrionale (ora meridionale) come capo di stato maggiore della divisione e successivamente comandante della divisione. Nel 2005 si diploma all'Accademia Militare di Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa ed e' nominato Vice Comandante dell'Esercito, poi Capo di Stato Maggiore dell'Esercito nel Distretto Militare Siberiano. Da giugno 2008 al gennaio 2011 e' Comandante della V Armata Combinata del Distretto Militare dell'Estremo Oriente, poi fino ad aprile 2012 serve come Vice Comandante del Distretto Militare Orientale.
Nel maggio 2012 e' nominato Capo di Stato Maggiore - Primo Vice Comandante del Distretto Militare Centrale. Poi, nel settembre 2015, la svolta: gli viene affidato il comando del gruppo di truppe russe in Siria. In un'intervista del 2016 parlava proprio della minaccia che poteva provenire da un allargamento della Nato in Ucraina e del ruolo dei Paesi amici: "Abbiamo una nostra presenza al di fuori della Federazione Russa, alla quale attribuiamo un ruolo molto importante per la stabilita' nella direzione strategica sudoccidentale - intendo le basi militari situate in Armenia, Abkhazia e Ossezia meridionale. Naturalmente, sono anche costantemente pronte al combattimento, in grado di svolgere la loro missione in qualsiasi momento". E illustrava la strategia da adottare in combattimento: "E' importante sapere non solo in teoria come e cosa si sta facendo, ma anche avere abilita' pratiche nell'uso di armi di nuova generazione tra cui, ad esempio, i missili da crociera a lungo raggio Calibre che possono essere sparati da fregate e da sottomarini contro bersagli terrestri e marittimi".
Dvornikov conosce meglio di chiunque altro l'armamento a sua disposizione e ne parla diffusamente: "Le unita' di volo e la difesa aerea schierate in Crimea sono dotate delle armi piu' recenti. Negli aeroporti militari, i moderni caccia Su-30SM, gli elicotteri Ka-52 Alligator e Mi-28N Night Hunter sono pronti per svolgere missione di combattimento. I sistemi missilistici antiaerei S-400 Triumph e i sistemi missilistici e cannoni antiaerei Pantsir-S sono in servizio di difesa. Inoltre, l'arrivo di nuovi sottomarini e navi nella flotta del Mar Nero e nella flottiglia del Caspio ci ha permesso di aumentare significativamente l'intensita' dell'addestramento al combattimento del personale".