Esteri
Ucraina, verso la guerra nucleare ma l'Italia è al palo: non ha bunker civili
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La tensione tra Russia-Ucraina è ormai alle stelle, il rischio di una "guerra nucleare" è sempre più concreto e in Italia sarà una catastrofe
Ed allora immaginiamo che un giorno di primavera, mentre si sta tenendo un consiglio dei ministri, la stanza sia illuminata improvvisamente da una luce bianchissima ed accecante, seguita da un fragoroso boato e da una formidabile onda d’urto. Supponiamo che l’esplosione avvenga non su Palazzo Chigi ma un po’ più ad ovest, diciamo sul Vaticano che spesso è scelto per le simulazioni come bersaglio tattico assai sensibile.
Questo perché nel 2004 ci fu una inquietante informativa che prevedeva un possibile attacco durante le festività natalizie che provocò una immediata no fly zone, che significa l’abbattimento immediato di qualsiasi cosa sorvoli a zona. Ne ha parlato diffusamente il generale Leonardo Tricarico ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare. La Cupola di San Pietro scomparirebbe dietro al lampo accecante, immediatamente polverizzata, mentre il caratteristico fungo atomico spunterebbe sull’orizzonte. In brevissimo tempo, una zona di circa qualche chilometro quadrato intorno al Vaticano sarebbe completamente carbonizzata dall’esplosione che genera nel suo centro un milione di gradi.
Cosa accadrebbe però un po’ più lontano, appunto dove si trova il Parlamento e il Governo? Una unità speciale di stanza proprio a Chigi e gestita dai servizi segreti interni, l’AISI ex SISDE preleverebbe immediatamente la Meloni e i ministri, mentre un’altra di stanza al Quirinale preleverebbe il Presidente della Repubblica Mattarella e gli alti vertici della Magistratura e tramite elicotteri li porterebbe in un bunker che si trova nella zona est della Città e precisamente sotto l’ex aeroporto di Centocelle, il “Francesco Baracca” dove ha sede il Comando operativo di Vertice Interforze , cioè il COVI, alle dipendenze dello Stato Maggiore della Difesa.