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Ue, Di Maio supera tutte le ironie: riconfermato per altri due anni nel Golfo Persico

Arriva il rinnovo per l'ex grillino come inviato speciale per l'Europa

di Redazione Esteri

Di Maio riconfermato come inviato nel Golfo Persico. Per l'Ue la sua è una "presenza determinante"

Luigi Di Maio è stato riconfermato per altri due anni come inviato speciale dell'Ue nel Golfo Persico. La relazione fatta dall'Alta rappresentante per la politica estera Kaja Kallas sull'ex grillino non lascia dubbi sulla scelta, a tal punto che anche il governo di centrodestra di Giorgia Meloni, che non aveva presentato la candidatura di Di Maio, - riporta Il Corriere della Sera - non si è opposta al suo bis in Medio Oriente. Nella relazione di Kallas si parla di "eccellente prestazione", "grande contributo", "ruolo chiave", "presenza determinante" sono queste le formule che si rincorrono nella missiva, che sembra scritta apposta per lasciare a bocca aperta tutti i detrattori dell’ex vicepresidente del Consiglio.

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In pochi avrebbero creduto in questa riconferma, visti anche i giudizi che venivano dati su di lui e non solo dai suoi oppositori, ma anche da chi in passato lo aveva sostenuto con forza come il fondatore del M5s Beppe Grillo, che del suo prestigioso incarico in Ue parlava così: "Di Maio è chiuso dentro un barile di petrolio. Solo quando il petrolio scende, la sua faccia sale". Ma per Di Maio è una rivincita anche nei confronti di molti altri esponenti politici. Come - prosegue Il Corriere - il governatore campano Vincenzo De Luca ("Di Maio venditore di chinotti, doveva fare il carpentiere"), o Carlo Calenda ("non votate per Di Maio, venditore di bibite"), per non parlare di Alessandro Di Battista, Grillo e Conte, gli ex compagni di strada uniti nell’ultimo periodo solo dal fatto di averlo avversato e insultato tutti e tre. Per Di Maio è arrivato il momento della rivincita.

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