Esteri
Ue, già a rischio l’accordo di bilancio. I 5 stelle fanno tremare Ursula
Von der Leyen: "Le due priorita' sono clima e digitale". M5s: "Manca l'ambizione verde"
Ue, von der Leyen: accordo bilancio o stop risorse priorità
Senza un accordo sul bilancio 2021-2027 dell'Unione Europea, la Commissione non sara' in grado di garantire i finanziamenti alle "nuove priorità" politiche. Lo ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in un dibattito al Parlamento Europeo sul Vertice straordinario dedicato al quadro pluriennale multi-annuale del 20 febbraio. "Il tempo corre. Se il bilancio non verra' approvato, l'anno prossimo non saremo in grado di avviare il lavoro sulle nuove priorita' finanziandole con il nuovo bilancio", ha avvertito von der Leyen. "Dopo due anni di discussioni e' giunto il momento di decidere", ha detto la presidente della Commissione. "Tutti dobbiamo essere pronti per trovare terreno comune e un equilibrio giusto tra nuove e vecchie priorita'", ha spiegato von der Leyen.
"Ci sono molti Stati membri che difendono la politica di coesione ed e' giusto. E ci sono molti stati membri che difendono la politica agricola comune ed e' giusto". Ma "mi aspetto di vedere la stessa dedizione nella difesa delle nuove priorita'" perche' "il giorno in cui ci sara' un accordo sul bilancio tutti si rivolgeranno all'Ue e chiederanno Horizona Europe, Erasmus, finanziamenti per l'immigrazione, risorse per le infrastrutture", ha ricordato von der Leyen, sottolineando che le due priorita' sono clima e digitale. Raggiungere un accordo all'unanimita' "non sara' facile, per niente. Abbiamo meno risorse, 75 miliardi in meno per i sette anni, ma piu' sfide comuni che nessuno Stato membro puo' risolvere da solo", ha detto von der Leyen. Ma "i cittadini non capirebbero se i responsabili politici non riuscissero fornire le risorse che sono necessarie", ha concluso la presidente della Commissione.
UE, M5S: NO A PROGETTI ENERGETICI PRIORITARI, MANCA AMBIZIONE VERDE
"Il Movimento 5 Stelle si oppone alla lista europea dei progetti energetici prioritari, manca infatti l'ambizione verde che permetterebbe il raggiungimento degli obiettivi dell'accordo di Parigi. All'Europa non serve una lotta ipocrita contro i cambiamenti climatici, i nuovi progetti di infrastrutture per il gas, elencati nell'atto delegato della Commissione europea, vanno cancellati da questa lista. È un impegno che dobbiamo alle future generazioni che da mesi scendono nelle piazze di tutta Europa nell'ambito delle iniziative FridaysForFuture", cosi' in una nota l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che ribadisce il voto favorevole al veto sulla quarta lista dei progetti di interesse comune che verra' votata oggi dal Parlamento europeo. "Chiediamo che i finanziamenti di progetti di infrastrutture per il gas siano dirottati per progetti legati al rinnovabile e all'elettrico che non producono emissioni di CO2. È assurdo inoltre che si autorizzi l'importazione dagli Stati Uniti del gas prodotto da fratturazione idraulica o fracking.
Se non si volta pagina rispetto alle fonti fossili, se non si rivoluziona con fatti concreti l'approvvigionamento energetico, l'Europa non cambiera' davvero e si rendera' complice di un greenwashing che non serve alle future generazioni", aggiunge Corrao. "O la Commissione europea riconosce di aver sbagliato, ritira la lista dei progetti di interesse comune e ne propone una nuova con progetti che non alterino il clima, oppure il Green Deal e' solo un grande inganno. Usare soldi pubblici per finanziare progetti energetici basati sulle fonti fossili e' inaccettabile. La domanda di gas oggi e' in calo e con previsioni -
confermate dalla stessa Commissione europea in tutti gli scenari considerati nella Long Term Strategy - che indicano una riduzione della domanda fino al 90%. Se i rappresentanti dei cittadini vogliono essere credibili di fronte ai cittadini, allora devono rigettare la proposta della Commissione", aggiunge l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Eleonora Evi.