Esteri

Usa 2020, Trump punta sui ricorsi in 5 Stati. "Stavo vincendo, è una frode"

I Repubblicani passano al piano originario dopo la svolta negativa nel conteggio: denunciare frodi

La campagna di Trump si rivolge alla Corte suprema chiedendole di intervenire contro una decisione della Corte suprema della Pennsylvania che permette il conteggio dei voti per posta arrivati dopo l'election day. Lo riferisce la Cnn. E non solo.  E' pronta a lanciare l'offensiva legale anche negli Stati in bilico dove ancora si conta. In Wisconsin, dove le proiezioni danno per vincente Joe Biden e si attende a breve l'annuncio della commissione elettorale, il presidente chiede "immediatamente" il riconteggio dei voti. Lo stesso in Michigan.

Non solo, la campagna di Trump ha fatto sapere ai suoi rappresentanti sul territorio che avvocati sono stati inviati anche in diversi altri Stati, tra cui Nord Carolina e Georgia, dove il candidato repubblicano e' leggermente in testa ma si conta ancora e non sono stati assegnati con certezza. La campagna di Donald Trump valuta azioni legali anche in Arizona e Nevada, Stati chiave dov'è ancora in corso lo spoglio delle schede per le presidenziali. Finora la campagna del presidente uscente ha intentato cause in Pennsylvania, Michigan e Georgia per fermare lo spoglio delle schede arrivate dopo l'election day di ieri e ha avviato un'azione in Wisconsin per chiedere il riconteggio.

Usa 2020: Michigan, causa campagna Trump frivola e senza merito

Il Segretario di Stato del Michigan, Jocelyn Benson, ha definito la causa della campagna di Trump contro lo Stato per bloccare il conteggio dei voti "frivola" e "senza merito". Sostiene il processo di conteggio delle schede per posta è stato "efficiente, trasparente, sicuro e metodico". "In Michigan il sistema ha funzionato e chiunque dica il contrario sta attaccando la democrazia o infuriato dai risultati", ha aggiunto.